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28/06/2023 17:00

''Il Monastir esiste, esisterà e gode di ottima salute!''. Carboni zittisce i rumors e guarda avanti

Tante le voci che circolano questi giorni sul destino del Monastir. Voci che parlano di un deciso ridimensionamento, voci che parlano nuovi progetti: il presidente Marco Carboni interviene e mette i puntini sulle ‘i’ ma soprattutto per fare chiarezza su una situazione che non è affatto così incerta come tante chiacchiere portano a credere.


“Credo che ci sia poco da chiarire: il Monastir esiste, esisterà e gode di ottima salute. E sicuramente non ha problemi economici”.


Punta dritto al centro dell’argomento Carboni. Nelle ultime settimane, terminata l’intensissima attività (il Monastir è impegnato tanto nel calcio a 11 che nel calcio a 5 a tutti i livelli, dilettantistici e giovanili), la società ha preferito ragione in chiave programmatica anche in relazione agli aspetti legati alle normative che presto entreranno in gioco nel mondo sportivo. 


Ma in particolare, sono state settimane campali proprio sull’aspetto organizzativo: il Monastir è uno dei centri d’eccellenza del calcio nell’hinterland cagliaritano e anche nel futsal il club campidanese ha ottenuto risultati importanti, considerando che tutte le squadre agonistiche, dall’Under 19 all’Under 15 passando per l’Under 17, hanno raggiunto le rispettive fasi nazionali aggiudicandosi i titoli regionali, senza dimenticare che anche l’Under 13 s’è fatta rispettare in campo continentale.


IL FUTURO PROSSIMO - Timm, Murga, Dani Chino, Quintairos, lo stesso Etzi e forse Cianchi: il roster della squadra che Diego Podda ha guidato nella prima avventura in Serie A s’è praticamente dimezzato. E’ un segnale? Ma parlare di ridimensionamento solo perché magari allo studio ci potrebbe anche essere la possibilità di ripartire con un progetto più funzionale soprattutto per i giovani, stizzisce e non poco il massimo dirigente cagliaritano.


“Detto onestamente oggi possiamo fare ancora tutte le categorie - ribadisce Carboni, tenendo presente che il Monastir ha tempo fino all’11 luglio per decidere o meno se chiedere il ripescaggio in Serie A. - Stiamo chiaramente ragionando su cosa sia meglio fare per non continuare a giocare un campionato fisso in trasferta, attenzionandoci su iniziative più funzionali alle nostre reali necessità come la costruzione di una palestra tutta nostra. A breve tuttavia verrà presa una decisione definitiva”.