
07/03/2023 08:55
Battuto sul Modena Cavezzo con il puntuale contributo di reti di Christian Gardelli (la doppietta agli emiliani lo ha fatto volare a quota 26 nella classifica dei cannonieri del girone B di A2), il Cesena ha iniziato a preparare la trasferta di San Rufo dove, alla fine della settimana, andrà a giocarsi tutte le sue carte per provare a scrivere un’altra grande pagina di storia di futsal e sport a tinte bianconere. Un appuntamento al quale la squadra di Osimani tiene in particolare e proprio a Gardelli abbiamo voluto domandare, per prima cosa, con quale spirito la squadra si accinge a preparare questa trasferta, considerando che sarà il secondo anno consecutivo che si cimentera con una fase finale di Coppa Italia dopo quella di Policoro in Serie B?
“Lo spirito sarà quello dello scorso anno, sia perché la maggior parte del gruppo è rimasta invariata, sia perché come l’anno scorso siamo sulla carta la formazione meno accreditata per la vittoria finale. A differenza delle altre squadre, che sono state costruite per il salto di categoria ed arrivare in fondo a tutte le competizioni, noi ad agosto avevamo altri piani in testa e giocare in questo evento è un po' il coronamento del percorso fatto nelle ultime due stagioni: dobbiamo giocare senza paura ma anche senza pressioni”.
- Nel frattempo avete ipotecato l'Elite battendo il Modena Cavezzo e dando definitivamente senso a una stagione che vi ha visti protagonisti e a lungo impegnati nella lotta per il vertice. Soddisfatto dell'esito di questa annata e, soprattutto, per un piazzamento che vi colloca alle spalle di squadre titolate come Genzano e Lido di Ostia?
“Senza dubbio le ultime due vittorie ci hanno avvicinato a questo grande obiettivo, però la matematica non ci dà ancora ragione, finita la coppa avremo il primo match-point a Viterbo e sarà una gara molto complicata. Ma adesso pensiamo solo alla Coppa. Siamo molto soddisfatti per questo anno da matricola, ad agosto nessuno degli addetti ai lavori avrebbe ipotizzato dei risultati del genere, abbiamo dimostrato carattere, costanza e anche nel momento peggiore, ad inizio gennaio, abbiamo dimostrato di essere un gruppo unito e compatto. Lido e Genzano hanno altri obiettivi, hanno due rose complete in ogni reparto e hanno rispettato i pronostici di inizio stagione. Essere riusciti a tenere il loro passo per tutto il girone di andata ci ha fatto capire la nostra forza in un gruppo di ferro”.
- Giocherete la semifinale della Final Four proprio con quel Lido che è stata l'unica squadra capace di vincere a Cesena. Ma rispetto all'ultima di andata sarà una partita secca: come la dovrete affrontare considerando che non ci saranno appelli al risultato del campo?
“La partita secca gioca a nostro favore, sappiamo che questo sport è imprevedibile. Sicuramente loro partono come favoriti, visto anche il grande risultato di sabato scorso. In campionato contro il Lido abbiamo giocato una grande partita, una delle migliori di tutto il campionato, tuttavia un po' per inesperienza, un po’ per la qualità dei nostri avversari, non siamo riusciti a raccogliere ciò che meritavamo. Sabato dovremo affrontarla alla stessa maniera, poi il campo darà il suo verdetto”.
- Infine un giudizio sulla tua stagione: gli addetti ai lavori ti hanno promosso a pieni voti, tu che giudizio ti dai?
“Visti i risultati di squadra e la mia media realizzativa non posso che essere contento di ciò che ho fatto fino ad oggi. Non sapevo bene cosa aspettarmi, ripetere i numeri della scorsa annata era impensabile, speravo di superare le 20 reti in campionato perché per un pivot è inevitabile essere giudicati in base al numero di gol. Sabato sono arrivato a 26, ma adesso si entra nel momento più importante della stagione:, oggi non posso sentirmi appagato, il mio lavoro non è ancora finito”.