06/03/2023 20:29

#RoadtoF4, largo al Cesena delle sorprese. Ionetti: "Il segreto? Siamo cresciuti un po' alla volta"

Nonostante si sia presentata al campionato di serie A2 con i galloni della matricola, il Cesena ha da subito fatto capire che non aveva affatto intenzione di giocare ruoli secondari: è stata prima in classifica, ha battuto il Genzano, ha staccato il passi per la Final Four di Coppa Italia, ha di fatto chiuso il capitolo-Elite ipotecando il terzo posto. Inevitabile chiedere al direttore generale Paolo Ionetti, “deus ex machina” del sodalizio romagnolo, una sua riflessione su questi risultati che certamente nessuno si aspettava, ma che il club bianconero ha dimostrato di meritarsi sul campo facendo leva soprattutto sulle proprie capacità tecniche, organizzative e gestionale di un budget sicuramente meno pesante di tante altre realtà della categoria.


“Abbiamo affrontato questa stagione con la solita umiltà che ci contraddistingue da anni - conferma Ionetti. - La stagione scorsa ci ha lasciato effetti positivi che abbiamo cercato di portare in questa… ora l’obiettivo è qualificarsi per l’Élite dato che è dalle prime giornate che siamo davanti: non sarà però facile perché ci aspettano quattro gare difficilissime. La Coppa Italia? E’ un premio ai sacrifici fatti da tutti… andremo in Campania senza pressioni essendo consapevoli che il Lido di Ostia è stato costruito per vincere tutto, quindi noi cercheremo di acquisire quell’esperienza che possa servirci in futuro. Tuttavia, è vero quello che hai detto, nessuno si aspettava questi risultati. Ma forse sono arrivati anche perché siamo stati sottovalutati: a noi non piace certo fare le comparse, ma negli anni abbiamo saputo aspettare e abbiamo cercato di crescere facendo il passo consono alla gamba”.


- La qualificazione conquistata andando a vincere a Cosenza in quello che per te, originario di Reggio Calabria, era un vero e proprio derby (con tanto di tifosi reggini al seguito...), quale tipo di consapevolezza ha innescato nella squadra in vista della partecipazione alla fase finale?


“Sono anni che affrontiamo partite difficili ed a volte impossibili, non siamo mai partiti favoriti ma questi colori ti portano a gettare il cuore oltre l’ostacolo e quando hai il miglior allenatore in circolazione ed un gruppo di ragazzi unito, che combatte per unico obiettivo, accade ciò che sta esattamente accadendo a noi. Poi, la partita di Cosenza, è stata speciale, con i sostenitori che ci sono venuti a tifare da Reggio facendosi tutta quella strada: è stato davvero emozionante“.


- La partita con il Lido solo in teoria potrebbe avere un pronostico indirizzato, ma le gare secche hanno sempre riservato risultati anche eclatanti e inattesi. Lo scorso anno prendeste parte alle finali della coppa di B sfiorando, da outsider, la vittoria finale: stavolta che cosa prevedi in vista della competizione di San Rufo?


“Il Lido ha una società organizzata e una squadra fortissima, giocatori che fanno la differenza in Serie A. Sabato sera nel big-match hanno offerto prova di una forza mentale e fisica oltre che tecnica incredibile… quindi, noi cercheremo di fare la nostra gara ma loro sono nettamente favoriti”.