11/04/2025 11:00

Boca, le riflessioni di Lombardi: "Qualcosa non ha funzionato. Ma Diaz ci ha messo la sua impronta"

Analisi di fine stagione per un Boca Livorno che ha dovuto fare i conti con la mancata qualificazione ai playoff per tentare il salto in Serie A2. Una beffa condivisa assieme a quel Futsal Prato contro cui, nella passata stagione, i labronici si giocarono la finale del girone C cedendo il passo ai lanieri nel tabellone nazionale. Un risultato non proprio in linea con i programmi del club che fa riferimento ad Andrea lombardi, al quale abbiamo chiesto se l’esclusione dai playoff la possiamo considerare realmente una beffa per quel punto in meno in classifica costato caro, oppure è la risultante di una stagione in cui qualcosa non ha funzionato nel verso giusto? 


“I nostri obiettivi erano altri. Purtroppo le cose non sono girate nel verso giusto per una serie di motivi: ne prendiamo atto e cercheremo di capire dove abbiamo sbagliato”.


- Resta comunque una seconda stagione di Serie B vissuta sempre tra le prime della classe, ma con una netta differenza rispetto a quella passata: il livello delle partecipanti è cresciuto tantissimo e soprattutto il campionato è salito nel tasso di competitività. Vi aspettavate un torneo così livellato in alto?


“Sicuramente il livello si è alzato e non di poco ma noi dovevamo comunque centrare l’obiettivo dei playoff. E’ stato fino ad un certo punto della stagione molto equilibrato, con sei o sette squadre che avevano dimostrato di poter vincere il campionato: poi sono emerse le qualità e la freschezza atletica della X Martiri a cui faccio i miei complimenti”.


- Si parlava della forza delle squadre toscane, dal Boca al Futsal Prato all'Arpi Nova, ma alla fine hanno prevalso le formazioni emiliane, che eccezion fatta per la Casalgrandese si sono tutte qualificate ai playoff. Che significato da a questo risultato?


“Penso che questa sia la reale dimostrazione che l’Emilia abbia qualcosa in più rispetto alla Toscana. E non parlo solo del valore dei giocatori ma anche a livello di organizzazione e preparazione”.


- Quanto pensa che abbia potuto incidere sugli equilibri del gruppo la decisione di cambiare allenatore a dicembre? Come ha visto il passaggio tra Vannini e Diaz sul piano del rendimento?


“Sicuramente il passaggio tra i due allenatori ha creato un ‘punto zero’ e non una continuità del lavoro di un anno e mezzo fatto da mister Vannini, probabilmente i ragazzi non erano pronti alle tipologie di allenamento diverse ma siamo tutti convinti che Diaz ha dato un’impronta alla squadra e i risultati si vedranno la prossima stagione”.


- L'esperienza di questa stagione creerà certamente le condizioni per l'opportuna pianificazione della prossima annata. Cosa dobbiamo aspettarci almeno sul piano della progettualità legate alla prima squadra?


“Abbiamo un bel progetto di sinergia con il calcio a 11 che spero vada in porto, dopo di che abbiamo già le idee chiare su come allestire la squadra, cercando di mantenere lo zoccolo duro e integrando la rosa con giovani emergenti”.