
16/07/2022 14:38
La riforma del futsal nostrano sta chiaramente colpendo quella fetta di giocatori “non formati” che hanno affollato le squadre del nazionale italiano. Tanti di loro, una volta arrivati in Italia, hanno dimostrato con i fatti di valere la competizione nel Belpaese, anzi hanno ricevuto da questa opportunità una concreta valorizzazione sul piano tecnico che li ha portati anche a traguardi in un certo senso inattesi.
Lucio Gonzalez è uno di questi. Argentino, classe 1994, grazie al doppio passaporto (è anche cittadino statunitense) ha avuto l’occasione di disputare gli ultimi Mondiali lituani con mia maglia “a stelle e strisce”: la sua crescita è arrivata al top proprio grazie alla militanza italiana (ha giocato a Lucrezia prima di approdare al Città di Massa) ma ora, paradossalmente, rischia di veder sprecato tutto per colpa di una riforma che sta bandendo dalla scena italiana tanti protagonisti che hanno dato il loro contributo per elevarne la competitività.
Dotato di una non indifferente intelligenza tattica, giocatore tecnicamente di alto livello e di notevole versatilità, può essere impiegato indifferentemente come laterale di attacco o centrale difensivo, ruolo ricoperto nella Nazionale USA, il tutto che si sintetizza nei dati realizzativi, come le 15 segnature in maglia rossiniana nella stagione post-pandemica, oppure le nove marcate in casacca massese nell’ultima annata di A2.
A 28 anni e nel pieno della forma agonistica, Lucho (che è rappresentato dalla Global 5 NG) attende una chiamata che gli consenta di continuare il suo percorso italiano mettendo a disposizione quelle peculiarità che lo hanno messo in luce come giocatore.