
10/12/2024 21:00
Non è stata una settimana semplice quella che ha portato l'Atletico Conegliano al derby della quattordicesima giornata di Serie C1 veneta, contro il SanveMille. Il collettivo gialloblù arrivava dalla notizia dell'esonero di mister Gabriele De Francesch e il tandem Pasin-Lazic, subentrato alla guida della squadra a interim, aveva potuto tenere solo una seduta di allenamento, quella del mercoledì. Due giorni dopo però i coneglianesi hanno reagito bene, battendo i rivali per 6-0 e blindando l'accesso alla Final Eight di Coppa Italia. Per capire che serata è stata quella del PalaStadio ci siamo affidati al racconto dello stesso Vladan "Dado" Lazic, direttore sportivo dell'Atletico.
- Serviva una reazione ed è arrivata, con una vittoria nel derby e la qualificazione in Coppa. È stato un venerdì da incorniciare in toto?
“Come ci dice un derby non è mai facile da giocare: nonostante il divario in classifica, il derby è sempre un derby. Loro sono partiti molto bassi e attenti in difesa, cercando occasioni in contropiede e comunque in qualche situazione abbiamo rischiato anche un po’. Però i ragazzi sono stati bravi, sinceramente mi hanno dato una mano, mi hanno ascoltato e siamo stati pazienti nel giocare, nel provare, nell’insistere e alla fine ce l'abbiamo fatta, anche perché non era facile arrivando da una settimana dove ci siamo lasciati con mister De Francesch; ci sono state tante cose che comunque siamo riusciti insieme a superare in modo positivo”.
- Com'è stato tornare in panchina, anche se per una sola gara?
“Sinceramente tornare in panchina è sempre un'emozione, anche se per una gara sola e in una situazione un po’ anomala, Ti ripeto, i ragazzi mi hanno ascoltato, mi hanno dato una mano abbiamo, cercato tutti quanti di spingere nella stessa direzione e ci siamo riusciti. Scendere sempre in campo, anche non giocando, è sempre un’emozione. Lo faccio volentieri però purtroppo è stata una cosa in questo momento non è facile per me, per discorsi di lavoro e conseguente lontananza dal campo”.
- Ora il ritorno di Luca Sanson. Cosa vi ha spinto a scegliere lui per il post-De Francesch?
“In primis mi dispiace tantissimo per l’esonero di mister De Francesch, anche perché ho forzato tanto io la mano per portarlo a Conegliano; lo conosco da molti anni, l'ho conosciuto sia da giocatore che da collaboratore e posso confermare che comunque, oltre a essere una grande persona, è anche un grande tecnico. Purtroppo, avevamo bisogno di dare una scossa allo spogliatoio e purtroppo siamo arrivati a questa scelta. Chiamare Luca Sanson? Sinceramente abbiamo optato per una persona che comunque conosceva già l’ambiente; abbiamo scelto lui, anche perché non è mai facile arrivare a stagione in corso; perciò, abbiamo preferito portare un profilo che comunque conosce già l'ambiente e mezza squadra. Noi speriamo che non ci metterà tanto tempo ad adattarsi di nuovo. Già venerdì abbiamo uno scontro diretto fuori casa con lo Jesolo che è una squadra ostica: ci auguriamo che sarà una bella gara, portando i tre punti a casa”.
l.m.
Foto: De Zanet