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11/02/2024 17:27

Divisione-Responsabili Regionali, la spaccatura è ormai accertata: bocciato il Campionato Amatori

Lo scorso 26 gennaio, presso il Palazzo delle Federazioni di viale Tiziano, si è svolta la Conferenza dei Responsabili Regionali, che era stata preceduta qualche giorno prima dall’incontro che aveva riunito attorno al tavolo i componenti della Commissione per la riorganizzazione del futsal voluta dal presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete. Nel corso della Conferenza, alla quale hanno partecipato, oltre agli esponenti del Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5, anche 16 dei 19 responsabili regionali (assenti Piemonte Valle d’Aosta, Molise e Puglia), sono stati trattati nello specifico, tra gli altri, due argomenti di assoluta attualità: la questione della partecipazione al gioco nei campionati regionali e l’organizzazione del Campionato Amatori. E non sono mancati i punti di contrasto in materia.


Sulla questione della regolamentazione del numero dei giocatori formati da utilizzare nei campionati regionali il primo aspetto discordante: i responsabili regionali hanno stigmatizzato la proposta di uniformare la limitazione dell’impiego dei giocatori “non formati” rivendicando l’indipendenza normativa rispetto all’attività della Divisione Calcio a 5. La verità è che comunque c’è bisogno di convergere su una regolamentazione tale da non creare discrepanze tra le categorie nazionali (Serie B) e regionali (Serie C1), trovando un punto di incontro che possa ottimizzare le necessità, evitando che si ripetano i numerosi casi di società che hanno dovuto rivedere completamente le proprie progettualità sportive per adeguarsi alle regole dettate dalla riforma, sulle quali abbiamo sempre espresso il nostro profondo disappunto e per più di un motivo. 


Tra l’altro, da parte dei rappresentanti regionali, soprattutto dei Comitati maggiori, sarebbe emersa la forte perplessità circa la mancanza di comunicazione e condivisione, con la Divisione Calcio a 5, sui procedimenti da attuare relativamente alla regolamentazione delle norme che definiscono la partecipazione al gioco. Non è tuttavia da escludere che in previsione della compilazione del comunicato numero 1 che pianificherà la stagione 2024/2025, le parti tornino a discutere per cercare la panacea della problematica, che per quanto abbiamo capito allinea sul fronte degli intransigenti quasi la totalità dei Comitati Regionali.


E poi c’è stato il dibattito sulla volontà della Divisione Calcio a 5 di voler organizzare il primo Campionato Amatori. Calcio a 5 Anteprima ha già detto con chiarezza la propria posizione a riguardo e la ribadisce in maniera sintetica: ci sono problemi ben più fondati che contaminano la base e la base non è assolutamente il Campionato Amatori. Un pensiero, il nostro, che evidentemente può contare su un’universalità di posizioni contrarie, quelle appunto sottolineate dai rappresentanti regionali presenti al confronto con la Divisione Calcio a 5: come a dire, tagliando corto, il Campionato Amatori non s’ha da fare. Ma non solo perchè è del tutto inutile e non va certamente a risolvere i reali problemi di cui soffre la nostra disciplina, ma anche per il fatto che le regioni si sarebbero fortemente opposte sulla prospettiva di prendere in carico la gestione delle singole fasi di qualificazione, prevista dal progetto che vorrebbe mettere in atto viale Tiziano. Posizione sulla quale si sarebbe registrata anche la convergenza di numerosi presidenti regionali.


In attesa di capire quali saranno i prossimi accadimenti, dunque, sembra che stia andandosi a definire un fronte antagonista alle politiche del Palazzo, segno che lo spirito collaborazionistico tra le componenti istituzionali sta trovando difficoltà a crearsi, lacuna non certo indifferente della quale se ne dovrà tenere conto nella corsa all’elezione della nuova governance di viale Tiziano, che scatterà alla fine del quadriennio olimpico.