19/12/2022 21:45

Fiorenza esalta la Futura: “Regalbuto? Avevamo già deciso che avremmo vinto. Col Sala ci proveremo”

“Quella di Regalbuto sarà una partita da raccontare…” è così che commenta mister Peppe Fiorenza, ai microfoni di Giovanni Mafrici, analizzato l’incredibile e rocambolesca sfida disputata sabato sul parquet di Regalbuto. Una vittoria fortemente voluta dai gialloblù, che strappano pure il pass per la Coppa Italia, e non si pongono limiti dopo il quarto successo di fila che fa concludere alla grandissima il girone di andata.

Le difficoltà non sono mancate in terra siciliana, come lo stesso tecnico sottolinea.

“Dalle difficoltà emergono sempre nuove risorse. L’espulsione di Parisi poteva condizionare l’andamento della gara, ma abbiamo trovato le giuste contromisure. Abbiamo preparato bene la gara e l’abbiamo affrontata altrettanto bene. Negli occhi dei ragazzi ho visto la voglia e la determinazione di ottenere questa vittoria a tutti i costi. Sul 3-2 l’unica arma che avevamo a disposizione era Cividini nel ruolo di quinto di movimento. Lui, con grande professionalità, si è messo subito a disposizione ed è lì che ho visto da parte di tutti la cattiveria e la maturità di una grande squadra che ha vinto con pieno merito. Sono fiero di tutti e di quello che stiamo facendo”.

È la più bella partita della storia della Futura?

“Abbiamo giocato su un campo difficile, contro una squadra attrezzata e che l’anno scorso ha sfiorato la Serie A. Ma questa partita avevamo già deciso da prima che l’avremmo vinta…”.

Mercoledì di nuovo in campo per la prima di ritorno in casa del Sala Consilina.

“Ci proveremo! In qualsiasi condizione ci dobbiamo provare. Avremo qualche rotazione in meno a causa di alcuni infortuni, poi c’è anche l’assenza di Parisi per squalifica. Una partita contro un avversario di livello assoluto che merita il primo posto. Ma credo che anche noi meritiamo di stare dove siamo, anzi, ci manca anche qualche punto. Avremo uno stimolo in più per fare bene e per provare a fare uno sgambetto alla prima della classe”.  

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