
29/05/2025 07:30
E’ proprio vero: quando il gioco si fa duro, i duri entrano in gioco. Ossia a San Giovanni Valdarno, al di là delle condizioni dei suoi avversari, la Gadtch doveva giocare decisa per condurre in porto il risultato e, a quanto pare, le cose in campo sono andate proprio così. L’analisi sulla partita di andata secondo Sushei Kanayama.
“Sapevamo che il San Giovanni aveva molti giovani con ottime capacità individuali, e quando ce li siamo trovati contro abbiamo capito che realmente erano una squadra forte. Tuttavia, quando ci carichiamo, la Gadtch diventa una squadra fortissima. Credo che il fatto di essere riusciti a prendere slancio collettivamente nel primo tempo sia stato il punto di svolta per la nostra vittoria nella prima partita”.
Anche in Toscana Kanayama ha fatto sentire il suo peso in zona-gol, contribuendo al 6-3 finale che lancia la Gadtch verso il passaggio del turno. Viene legittimamente da chiedersi: che Gadtch sarebbe stata senza Kanayama?
“Anche se non ci fossi stato, i giocatori di questa Gadtch hanno la forza e l'unità necessarie per colmare le lacune e aiutarsi a vicenda. Credo che l'attuale rapporto di fiducia che permette sostituzioni fluide ne sia la prova. La Gadtch è più forte quando sono in campo? Mi fa piacere che si possa pensare questo, ma è il gruppo che fa la differenza”.
- Qualificazione di fatto ipotecata, anche se ovviamente bisognerà prestare attenzione ad una squadra molto giovane e comunque imprevedibile come il San Giovanni. In attesa di conoscere lo step successivo, a questa promozione stai cominciando a fare un pensierino concreto?
“Oggettivamente parlando, una partita che inizia potendo vantare tre punti di vantaggio può sembrare un po' facile, ma nessuno dei giocatori o dello staff, me compreso, pensa che sarà una gara semplice. Ma non abbasseremo la guardia, ci concentreremo sulla partita da giocare e punteremo a vincere: è il primo pensiero, solo dopo guarderemo al passo successivo. Sono certo che ne verrà fuori una grande partita, uno spettacolo al quale vale la pena assistere”.