02/11/2022 18:54

GPA Mestre, l'analisi di Serandrei: ''Segnali positivi nella sconfitta, ora continuiamo a lavorare''

Il giorno dopo il rammarico è ancora più grande.

Da un possibile risultato positivo a un altro pugno di mosche, quarta sconfitta consecutiva per la GPA Mestre. Non proprio quello che ci si attendeva a inizio stagione.

“Con il senno di poi forse quel quinto di movimento si poteva evitare”, confessa mister Serandrei dopo il ko di Merate. “Ma ho avuto solo un attimo per poter riflettere e, quindi, visto che mancava veramente poco o decidevo per quella soluzione in quel momento o non avrei più potuto agire. C’era l’evidenza della partita e anche vedendo gli stessi ragazzi che erano convinti di poterla vincere, non ho avuto dubbi. Anzi dubbi ne avevo, ma non avevo nemmeno indicazioni contrarie. Anche perché finalmente dopo molto tempo ero riuscito a vedere un certo tipo di cose, quelle che proviamo in allenamento e che sino a ora non eravamo riusciti ad applicare. Gioco collettivo e fluido. Avevamo anche cominciato nel primo tempo, ma abbiamo fatto fatica, con loro che difendevano alti e che ci hanno costretto a perdere tanti palloni in uscita. Ma a casa loro ci poteva stare. Avevamo bisogno di un tempo di adattamento dove purtroppo siamo andati sotto, ma con il 3-2 eravamo ancora a galla. Anche quando siamo andati 6-3 non ho mai smesso di crederci. Anzi ci credevo proprio”.

Secondo tempo giocato molto meglio, ma non sono mancati quegli errori che condizionano l’esito della partita.

“Delle disattenzioni individuali di cui abbiamo già detto, ma su cui è complicato andare a lavorare, incidere. Ne avevamo anche parlato e hanno fatto quello che era stato loro chiesto, ma gli errori arrivano lo stesso e ci fanno sbattere i denti.  L’unica nota positiva è che c’è stata una netta ripresa rispetto alla prima sconfitta. Questo è un buon segnale, perché è una cosa su cui stiamo lavorando da alcune settimane".

Dopo quattro sconfitte adesso mister Serandrei si sente messo in discussione?

“Io sono il primo che si mette in discussione. È normale e lecito visto quello che sta succedendo. Un allenatore è legato ai risultati della squadra. Anche rispetto a quelle che sono le aspettative legate al rendimento della squadra. Lo capisco bene ed è un mettersi in discussione lecito. Adesso l’unico modo per uscirne è lavorare, è l’unico modo che conosco. E poi vincere. Lavorare e cercare i tre punti!”.

Ufficio Stampa GPA Mestre