
13/12/2021 22:58
E’ un’Hellas Verona che si avvicina a quella squadra che già la scorsa estate albergava nelle intenzioni del presidente Rea, del dg Renier e di mister Pino Milella,m che con gli innesti di Juninho e Ique sembra aver finalmente trovato le chiavi per equilibrare un roster capace di monopolizzare la scena al PalaMazzalovo di Montebelluna segnando otto gol uno dopo l’altro. Che sia stata realmente imboccata la strada giusta lo pensa il direttore sportivo Simone Antolini.
"La squadra ha trovato con gli ultimi innesti una identità diversa, più forte. Si è scossa e lo ha dimostrato nelle ultime due partite contro la Leonardo e il Nervesa, due gare che qualche settimana fa sarebbero state giocate con una attenzione diversa ma che ora, invece, sono state affrontate dimostrando un salto di qualità a livello di personalità. Probabilmente abbiamo fatto tesoro, come società, degli errori commessi in passato, ci tengo sempre a ricordare che abbiamo iniziato con una squadra nuova per nove-dodicesimi e che siamo pur sempre una neo-promossa in A2. Allo stesso tempo ci siamo resi conto che con alcuni accorgimenti, come Ique e Lucas, siano stati portati miglioramenti a livello di solidità difensiva e imprevedibilità, con un modo di difendere e attaccare la palla diversi dalle origini. Tutto ciò ci ha permesso di recuperare e di potercela giocare per un posto nobilissimo in proiezione play-off, anche perchè la classifica è cortissima e ci sta tutto il tempo per rimediare agli errori iniziali”.
Ben poco da dire su una partita senza storia, sbloccata rapidamente dall’Hellas che una volta preso il largo ha preferito fare accademia.
“Per quanto riguarda la partita, si è messa subito bene sin dai primissimi minuti, non è mai stata in discussione. L'Hellas ha fatto la sua gara, ha prodotto tantissimo e ha distribuito anche i gol. Alba ne ha fatti due, Alemao altrettanti, il timbro iniziale di Lucas e il gol di Ique dicono che questi sono due giocatori che in campo hanno lasciato subito il segno. Fa piacere che anche Donin e Rocha abbiano segnato, questo significa che c'è tanto di buono da quel poco di ‘vecchio’ che è rimasto. Adesso speriamo che anche l'innesto, dalla prossima gara, di Hamza (Ouddach, n.d.c.) ci possa dare più scelte e imprevedibilità sugli esterni".