breaking news

15/03/2021 11:52

Il futsal cresce nello Zambia con Cristoforetti. Nel progetto c'è anche la Lanterna International

Nasce nel 2007 il progetto dell’Automotive Futsal Academy. L’idea è di Tarak Mehta, imprenditore di successo dello Zambia, amante del futsal: tutto si realizza nella capitale Lusaka, l’obiettivo è quello aiutare l’attività sociale dal suo paese attraverso lo sport. Un progetto che va avanti a grandi falcate e che riceve una forte accelerazione quando, nel novembre del 2015, assume la guida tecnica dell’Automotive quell’Andrea Cristoforetti, volto noto del futsal italiano per la lunga militanza nel Prato, che decise di accettare l’offerta e di lasciare la guida della Nazionale del Sudafrica.


L’attività del club interessa anche la realizzazione di una serie di strutture che ospitano l’Automotive. Viene realizzato dal nulla un palazzetto dello sport con tanto di uffici e palestre, completato nel 2017, e nel 2020 si aggiunge anche una foresteria per ospitare gli atleti con 33 posti letto. Un progetto sul quale il presidente Tarek Mehta ha investito in maniera pesante, mettendo sul piatto un milione di euro: da sin punto di vista economico, insomma, non ci sono problemi, ma vincere non è la molla che spinge questo fenomeno sportivo. L’Automotive è la punta visibile di un iceberg che racchiude tutto un discorso di carattere sociale e umano. Un “do ut des” per migliorare la società attraverso il futsal ma anche far diventare il futsal africano sempre più importante e rilevante in ambito internazionale.


La società ha organizzato diversi tour internazionali per testare il livello della squadra fuori dai confini dello Zambia. L’Automotive ha viaggiato negli Emirati Arabi, affrontando i campioni nazionali e vincendo tutte le partite (negli Emirati, lo ricordiamo, tutte le squadre possono vantare nelle proprie rose numerosi giocatori brasiliani); venendo a giocare anche in Italia, un vero “tour de force” che ha portato la squadra di Cristoforetti a giocare dieci partite in dodici opposta a rivali di rilievo come, tra le altre, Acqua&Sapone, Pescara, Tombesi e Gisinti Pistoia.)


A livello giovanile, l’Academy raggruppa un centinaio di bambini dai sei anni in su, con la prima squadra regolarmente campione dello Zambia negli ultimi quattro anni. Insomma, talenti in erba che si preparano a sbarcare sulla scena internazionale attraverso l’opera della Lanterna International, l’agenzia di mediazione sportiva spagnola che fa capo a Roy Martin Rodrigo chiamata appunto a supportare il “lancio” delle nuove speranze del futsal africano sulla scena soprattutto europea.  


“Poter fare esperienze in altre squadre e in paesi certamente più progrediti nel mondo del futsal - spiega Roy Martin Rodrigo - servirà a dare una spinta motivazionale a tutta la Academy, ma ci tengo a sottolineare con l’unico senso di far capire alla società zambiana che attraverso il futsal e lo sport si possono raggiungere grandi traguardi. Il motivo di portare questi giocatori in altri campionati, quindi, non è per questioni di carattere economico, per nessuno, ma si vuole dare una dimostrazione di quello che è il lavoro svolto dall’Academy. In questo momento, all’Automotive si sono resi conto di aver già raggiunto tutti gli obiettivi che erano stati prefissati: c’è un palazzetto gioiello, c’è una residenza per gli atleti, un’Academy che funziona e che sta aiutando tanti bambini, a livello scolastico e sportivo, affinchè possano indirizzare le proprie vite nella direzione giusta, lontane da tutti i problemi che ci sono in un paese povero e soprattutto nella capitale di questo stato nel sud dell’Africa. Sarebbe la ciliegina sulla torta di questo grande progetto, una spinta enorme a tutto il gran lavoro sociale che i dirigenti dell’Automotive stanno facendo”.


- In cosa consiste, dunque, la collaborazione della Lanterna International?


“Facciamo tutto questo senza nessun interesse economico, solo per il piacere di sentirci bene potendo aiutare, dall’alto della mia posizione di procuratore che ha tante conoscenze, queste persone che stanno facendo un lavoro enorme per il nostro amato futsal, e non soltanto, perché sono coinvolti in un’attività sociale e umana che può migliorare realmente la vita di tante persone. E’ davvero un qualcosa di grande e spettacolare. Se tutti mettiamo un po’ dalla nostra influenza nelle nostre aree di lavoro per poter spingere il futsal africano e, specialmente, queste belle azioni, ne beneficeremmo sicuramente tutti”. 





Per approfondire: https://www.automotivefutsalacademy.com


Galleria