
05/07/2023 00:41
Con l’apertura delle procedure per le iscrizioni ai campionati nazionali 2023/2024, è iniziata ufficialmente la nuova stagione agonistica. Quella dell’aggiunta penalizzazione legata al taglio di un’ulteriore unità dei giocatori “non formati”, che penalizzerà le società di Serie A (12 ne perderanno almeno uno), A2 (quelle che non sono salite in Elite ne lasceranno anche loro uno) e B (per tutte uno in meno), senza dimenticare che molte squadre che sono salite dai regionali vedranno la loro quota-stranieri limitata a un solo “non formato”.
Ma anche quella dell’istituzione della Serie A2 Elite, categoria che sulla carta dovrebbe avvicinare i club di seconda divisione a quelli di Serie A: sarà così… lontanamente, perchè le differenze di budget permetteranno alle società di primo livello di riversare sulla strutturazione dei roster capitali più corposi, assicurandosi i migliori italiani e “formati” e lasciando a tutte le altre categorie le briciole, con l’inevitabile ricorso alle aste per il completamento delle rose prodotte dalle richieste illogiche e fuori luogo di giocatori nostrani diventati magicamente le perle delle contrattazioni. Questo è il paradossale frutto di una riforma che avrebbe dovuto abbattere i costi legati ai giocatori non italiani e che invece non solo li ha tenuti sostanzialmente allo stesso livello (se non addirittura incrementati in alcuni casi) ma ha anche indebolito sensibilmente il valore qualitativo delle competizioni apicali. Insomma, peggio di così non poteva andare.
Ma intanto il lamento che si leva da chi produce il futsal sul campo non viene minimamente percepito da chi il futsal lo dirige dalla stanza dei bottoni: e si va avanti, con la stecca di militaresca memoria che segna il tempo che rimane alla conclusione del mandato di questa governance che, inutile nasconderlo, ha profondamente deluso.
Ma non è questo il focus del nostro servizio. Passiamo velocemente a fare il punto della situazione nelle quattro categorie nazionali maschili, cercando di capire cosa si sta preparando in vista del rush che andrà in scena a partire dal 14 luglio, termine delle iscrizioni.
SERIE A - Due le situazioni che ballano: sono quelle del Real San Giuseppe e del Pescara. Dalla Campania è già arrivata la dichiarazione della presidenza che non verrà perfezionata alcuna iscrizione; dall’Abruzzo si punta a qualche novità importante sul piano strutturale che possa consentire la regolarizzazione della posizione a cavallo tra la chiusura delle iscrizioni e i termini per i ricorsi avversi al giudizio della Covisod. Se si dovessero liberare entrambi i posti verrà ammesso l’Active Network Viterbo (perdente della finale dei playoff) e il Petrarca (che ha già inoltrato domanda di ripescaggio); in graduatoria ci sarebbero anche Città di Melilli, Mantova e Lazio che ci viene riferito presenteranno le rispettive domande di ammissione, anche se le possibilità di venire scelte appaiono limitate. Anche il Monastir è teoricamente nelle condizioni di poter presentare domanda di ripescaggio e come perdente del playout sarebbe la prima ammissibile in Serie A: ma i cagliaritani, per quello che sappiamo, sono ancora incerti sull’iscrizione all’Elite se non addirittura - come riferiscono le voci che rimbalzano dalla Sardegna - propensi a ripartire dalla Serie B. Una decisione verrà presa giocoforza questa settimana, visto i termini per presentare la domanda per la A spireranno martedì 11.
SERIE A2 ELITE - L’esclusione del Lido di Ostia e la conseguente riassegnazione al campionato di Serie B riduce già in partenza l’organico della nuova categoria a 27 unità. Se si aggiungono le due squadre che teoricamente possono salire in Serie A il totale scende a 25, con il rischio di ridursi a 24 nell’ipotesi (che resta tale) che il Monastir decida di chiedere l’iscrizione in Serie B. Al momento non sono note situazioni di difficoltà, il Pistoia stesso ha confermato la volontà di perfezionare l’iscrizione in Elite, per cui i posti che potrebbero rendersi disponibili sarebbero in tutto 4, da assegnare ad altrettante squadre facenti parte dell’organico della Serie A2 ma che hanno manifestato l’interesse a presentare la domanda di ammissione.
SERIE A2 - In verità in lizza ce ne sarebbero, per quanto sappiamo, solamente due, ossia Roma e Manfredonia, per le quali l’Elite dovrebbe essere una pura formalità. Per decidere le altre due bisognerà sperare che tra le aventi diritto dell’A2 ci siano due società che facciano il passo in avanti: con un numero maggiore toccherà calcolare i punteggi di merito attraverso i requisiti e i coefficienti riportati nel comunicato n.431. Le aventi diritto a iscriversi in Serie A2 sono 46 mentre il totale dei posti da occupare è di 48. Quindi già si parte con due caselle vuote, alle quali andranno ad aggiungersi le quattro che lasceranno vacanti le altrettante squadre che verranno portate in Elite, senza dimenticare che la Cormar ancora non ha chiarito le proprie intenzioni: ergo le formazioni iscrivibili sono 41, ossia ben sette in meno dell’organico a regime!
SERIE B - Ovviamente quei sette posti spetteranno alle società aventi diritto a iscriversi alla Serie B che presenteranno domanda. Dalle notizie ricavate tastando il terreno nazionale sono propense a presentare domanda di ammissione Real Fabrica, Bulldog Lucrezia, Mirafin, Drago Acireale e Messina; anche Recanati e Sangiovannese ci starebbero pensando, altrettanto la Domus Bresso mentre non abbiamo ancora ricevuto segnali dal Bovalino. Se questi dati verranno confermati le società decise a ottenere l’A2 sarebbero 9, ricordiamo per sette posti eventualmente disponibili.
Ma è il conteggio delle partecipanti alla prossima Serie B che potrebbe essere soggetto di importanti e continue variazioni. Andiamo con ordine. Al momento della chiusura della stagione 2022/2023 le società aventi diritto all’iscrizione tra i cadetti erano 94, tra confermate della precedente annata (66), retrocesse dall’A2 (2), vincitrici dei campionati di Serie C1 (21), vincitrici dei playoff (4) e vincitrice della Coppa Italia di Serie C: l’organico previsto deve contenere 96 società, per cui già si parte da -2.
A queste vanno sottratte 7 squadre che andranno ripescate in A2 e si scende a -9. Due posti si perderanno per le fusioni tra Grangiorgione e Gifema Luparense (che ha dato vita al Team Giorgione) e tra Monreale e Villaurea (il parto ha prodotto il Monreale Villaurea), per cui si scende a -11. Real Terracina, Magnificat, Sporting Venafro, Palombara, Palmanova e Futsal Ancona hanno già annunciato che non si iscriveranno: il totale scende a -17. E c’è poi da verificare la posizione del Lido di Ostia dopo la riassegnazione in B disposta dal Consiglio Federale: teoricamente saremmo a -18, al netto di altre situazioni delle quali non siamo a conoscenza.
Vicinalis, Junior Domitia, Club Roma Sport e Cus Macerata presenteranno la domanda di ripescaggio, e il totale risale a -14. Sono pronte a inoltrare istanza di ammissione Naonis, Audax 1970, Cures, Città di Chieti, Città di Cagliari, Torremaggiore, Mama San Marzano e Mazara: con loro il passivo si dimezza, ma resterebbero comunque sei posti da dover colmare. Real San Giuseppe, Pescara e Monastir, qualora non si iscrivessero ai campionati di competenza potrebbero rientrare in gioco nei cadetti: ma è pura teoria, va ancora ribadito. Non lo è la Riforma dello Sport, che ancora non si capisce quante vittime possa mietere, tra il presente e il futuro.
Ad ogni modo questo è il quadro realisticamente migliore della situazione a nove giorni dalla chiusura delle iscrizioni ai campionati maschili (per quanto concerne il femminile ne parliamo in un altro servizio). Non resta che incrociare le dita…