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09/08/2023 15:55

La lunga storia del calcio a 5: dai natali in Uruguay alla conquista delle platee mondiali

È da attribuire a un giovane professore di ginnastica del Montevideo, tale Juan Carlos Cerini Gravier, l'invenzione del calcio a 5, da tempo entrato a far parte del mondo delle betting, affiancando le scommesse calcio. Gravier era impegnato nel tentativo di trovare un gioco, simile al calcio, che potesse essere praticato sia negli spazi aperti che al chiuso, dalla palestra ai campi da hockey. In Uruguay a quei tempi, il calcio stava vivendo un periodo d'oro, grazie ai successi ottenuti dalla Nazionale, capace di vincere nell'arco di 7 anni Olimpiadi (in due edizioni consecutive, 1924 e 1928) e Mondiali (nel 1930). Il calcio a 5, di conseguenza, trovava terreno fertile.


L’EVOLUZIONE DEL REGOLAMENTO - Le prime regole del calcio a 5 erano inevitabilmente basate su quelle del calcio. Il pallone, ad esempio, poteva essere controllato con qualsiasi parte del corpo, fatta eccezione per le braccia. Ma diverse regole traevano spunto da altre discipline. Il comportamento dei portieri, ad esempio, era assimilabile a quello dei colleghi chiamati a difendere la porta nella pallamano. Il numero dei componenti di una squadra, e la durata dei tempi, richiamava invece il basket. Sempre dalla pallamano derivavano le dimensioni di campo e porte.



Nel 1933 le regole furono prima codificate poi disciplinate, favorendo in questo modo la diffusione del gioco in America Latina, in particolare in Brasile, anche con regole differenti: non era raro vedere in campo anche 6 o 7 giocatori per squadra. Dopo 3 anni di lavoro, nel 1952 ebbe luogo il primo torneo unico. Risale a quel periodo la nascita dell'acronimo "Fut-sal". Traducibile letteralmente come "Calcio di sala", venne ideato dai giornalisti per indicare come, a differenza del calcio a 11, quello a 5 era idoneo anche agli spazi chiusi. Del 1954 è la prima "Federação Metropolitana de Futebol de Salão".


IL PERCORSO DEL CALCIO A 5 IN ITALIA - Oggi il calcio a 5 è estremamente popolare in ogni angolo del mondo. Ai praticanti, sia a livello amatoriale che in ambito professionistico, si affianca un folto seguito di; e non sono poco, tra questi ultimi, coloro abituati a pronosticare l'esito degli incontri in un sito di scommesse.

 

In Italia, passata l'epoca dei circoli romani, il 1965 ospitò il primo torneo di calcio a 5, ossia la "Coppa dei Canottieri". Fu necessario attendere il 1978 per assistere all'inaugurazione della Federcalcetto che, tuttavia, ebbe vita breve. In seguito apparvero la Federazione Italiana Calcetto (Fict) e la Lega Italiana Calcetto (la Lic). Tra il 1978 e il 1983 furono giocati due campionati e, proprio nel 1983, il calcio a 5 entrò a far parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc). Spettava a quest'ultima il compito di gestire la disciplina tramite il Comitato Nazionale Calcetto. Sul finire del 1989, la prima "Assemblea Nazionale delle società di calcio a cinque" assegnò alla Lega Nazionale Dilettanti il compito di gestire il gioco, promuovendo la nascita della Divisione Calcio a Cinque. 




E la Nazionale? L'esordio è datato 10 novembre 1984, con la prima partita ufficiale in territorio olandese. Negli anni successivi sono arrivati la conquista del Campionato europeo, nel 2003 e nel 2014, il secondo posto nei Mondiali del 2004 e il terzo in quelli del 2008 e del 2012.