
28/04/2022 15:50
Ultima chiamata per il Futsal Lanciano, obbligato a vincere a Bucchianico con i già retrocessi Lions e sperare che gli altri “cugini” del Vasto, ancora impelagati nella bagarre-salvezza, facciano altrettanto con l’Atletico Silvi consentendo ai rossoneri il sorpasso proprio all’ultima curva. Una partita di cui parliamo con Antonio Di Loreto, tra i giocatori di maggior affidamento di mister Simigliani, a segno anche contro i marsicani sabato scorso.
- Avete battuto l'Orione senza particolari difficoltà e questo risultato vi tiene agganciati ancora al treno dei playoff. Però adesso dovete vincere l'ultima partita e incrociare tutte le dita possibili affinchè si avverino le condizioni che possano permettervi di disputare la post-season. Obiettivamente che sabato pensi sarà l'ultimo giorno di aprile?
“Ricordo che l'obiettivo iniziale era quello di rimanere nella categoria, ma sempre con il mirino puntato sui play-off. Ovviamente bisogna continuare a crederci e per centrarlo l’unico modo è vincere sabato. Se rientriamo vuol dire che abbiamo meritato questo traguardo: penso che ci meritiamo questa qualificazione anche perchè con tutte le difficoltà di questa stagione abbiamo disputato un grande campionato”.
- Che cosa è mancato al Lanciano per non dover arrivare all'ultimo momento ancora a fare calcoli per sperare nella qualificazione, tra l'altro anche complicata da raggiungere?
“Abbiamo pagato un calo fisico, ma direi anche mentale, di un mese dove abbiamo totalizzato solo due punti: questo ci ha penalizzato”.
- Come valuti la tua stagione, sia a livello individuale che nel computo del collettivo?
“Venivo da 5 anni di inattività calcistica, quindi è stata una stagione di crescita per me. Non è facile tornare, però, a certi livelli solo col sudore e la fatica: ho cercato di migliorare ogni partita con la speranza di rendermi utile per la squadra. Per quanto riguarda il collettivo devo ringraziare il presidente, il mister e i miei compagni per l’opportunità che mi hanno dato, sono tutte persone fantastiche, che ti aiutano e ti fanno crescere, sia fuori che dentro il campo”.