16/04/2025 09:00

Leonforte, il saluto di Luca Ipsale dopo 25 stagioni: "Vedere così tanta gente mi ha emozionato"

Finale di stagione all’insegna delle emozioni forti in casa Città di Leonforte. Sabato contro l’Akragas, Luca Ipsale (47 anni) capitano, totem e pivot della formazione gialloverde ha disputato l’ultima gara in maglia gialloverde, a culmine di 25 stagioni e oltre 600 gol. Giornata particolare anche per il bomber Paolo Ipsale (classe 2000, 41 gol nel campionato appena concluso) che ha annunciato la rinuncia al futsal per motivi di lavoro e studio.

Sul campo si è imposto l’Akragas (4-2) che ha centrato i play off, le reti dei padroni di casa recano le firme proprio dei cugini Luca e Paolo Ipsale. A rendere ancora più speciale la giornata il pubblico accorso per salutare Luca Ipsale, in un campo dove sono state esposte le maglie che ha indossato nelle 25 stagioni disputate. Rivive la giornata di sabato e fa un affresco sul futsal moderno, proprio Luca Ipsale.

Sensazioni, emozioni?

“Emozioni fortissime. Per ogni maglia appesa al campo ho rivissuto i ricordi legati a ogni singola stagione. Vedere così tanta gente presente mi ha riempito d’orgoglio, ma la cosa più bella è stata notare quante persone erano emozionate quanto me. Questo significa che, in qualche modo, qualcosa di buono sono riuscito a lasciarlo, a trasmetterlo, in tutti questi anni”.

Com’è cambiato il mondo del futsal in questi anni, dal tuo inizio ad oggi?

“Il futsal è cambiato tantissimo. Quando ho iniziato io chi si avvicinava a questo sport arrivava quasi sempre dal calcio a 11 e lo faceva a fine carriera. Oggi, per fortuna, il futsal è considerato uno sport a sé, da iniziare fin da bambini. I risultati si vedono: la crescita è evidente e sotto gli occhi di tutti”.

Ci sono ricordi, conquiste, gol o episodi che vuoi ricordare?

“Ce ne sono tantissimi, è difficile sceglierne uno solo. Ma se devo, direi la prima promozione in C1 nella stagione 2003-2004. Eravamo un gruppo di amici partiti con l’obiettivo di fare bene, e partita dopo partita, ci siamo ritrovati a festeggiare una promozione che a inizio stagione nessuno si aspettava. È stato qualcosa di incredibile”.

Un ringraziamento speciale?

“Assolutamente sì. Voglio ringraziare di cuore chi ha contribuito a organizzare la giornata di sabato, che rimarrà per sempre nel mio cuore. Un grazie al DS Arena, al mio grande amico Claudio e alla mia famiglia, con mia moglie, le mie figlie e Irene in primis. Senza di loro, tutto questo non sarebbe stato possibile”.

Ludovico Licciardello



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