Il Recanati, dopo il debutto da tre punti e il turno di riposo, ritorna in campo andando a vincere in casa della Lisciani Teramo.
«Miglior inizio era difficile pronosticarlo».
A parlare è Francesco Morresi, giocatore cresciuto nel settore giovanile recanatese, “grinta, corsa, abnegazione, un lottatore con un grande attaccamento alla maglia, con un forte senso di gruppo, sempre disponibile a mettersi a disposizione di mister e compagni”, così lo descrive la società.
«Siamo contenti, perché stiamo lavorando bene, e fortunatamente i risultati per il momento ci danno ragione. Sono contento soprattutto perché sono due vittorie di grande carattere, una diversa dall’altra: una in cui siamo sempre stati sotto, ma alla fine abbiamo avuto quel colpo di reni per portarcela a casa; la seconda siamo stati sempre sopra e quando ci hanno pareggiato nel loro momento migliore, pensando anche di poter vincere, l’abbiamo vinta noi, dimostrando un grande carattere. Il merito va a noi e all’allenatore che sta facendo un grande lavoro nell’insegnarci al meglio questo sport, per cui più contenti di così è difficile. Sabato verrà il Fano, che non ci aspettavamo vincesse con un punteggio del genere (7-0 sul Faenza, n.d.r.), ce la giocheremo partita dopo partita».
- Un’ultima curiosità; dodici anni con indosso la maglia del Recanati: cos’è che ti fa scegliere quei colori stagione dopo stagione?
«Per me il calcio a 5 è sempre stato un divertimento, un dopo lavoro, e a Recanati ho sempre trovato le condizioni migliori per farlo, in più ormai le persone all’interno della società sono diventate amiche, ecco perché non ho mai pensato di andar via».
Alice Mazzarini