
03/01/2023 15:25
Ultimi 40’ prima del giro di boa. Il Futsal Pescara chiuderà in trasferta, a Pistoia, sabato prossimo alle 16. Sarà anche la prima uscita del 2023, l’inizio della volatona per playoff e Final Four di Coppa Italia. In Toscana spera di dare il suo contributo tra i pali il 28enne Germano Montefalcone, tornato in Abruzzo dopo un lungo giro d’Italia che lo ha visto partire ragazzino e tornare uomo, e padre. Il portiere ortonese tirato a lucido negli allenamenti e sempre pronto a far tirare il fiato al collega e amico fraterno Mammarella.
- Soddisfatti del vostro girone d’andata?
“Sabato prossimo arriva l’ultima di andata e più o meno possiamo ritenerci soddisfatti – dice Montefalcone – sicuramente potevamo fare qualche punticino in più, ma tutto sommato per come si sono messe le cose, tra infortuni e squalifiche, non possiamo lamentarci”.
- A Pistoia obiettivo doppio: tornare a vincere per confermarsi letali in trasferta e blindare il posto tra le prime della classe. . .
“Sicuramente, ma attenzione a sottovalutare il Pistoia: è vero che è una neopromossa, ma in casa loro giocano molto bene. Massimo rispetto, sicuramente se lavoriamo come sappiamo possiamo provare a rientrare tra le prime della classe”.
- Sei squadre in due punti, dalla terza all'ottava: mai vista una Serie A così equilibrata. Cosa farà la differenza da oggi fino a fine stagione?
“Ora arriva il bello del campionato, c’è chi può rilassarsi e chi invece deve lavorare il doppio. Come noi, sicuramente, perché quello che ci ha portato ad essere tra le prime quattro fino a qualche tempo fa è stato proprio il lavoro. Perché non continuare su questa strada? Sarà quello il fattore che farà la differenza”.
- A livello personale, soddisfatto della scelta fatta in estate di tornare a lavorare con mister Di Eugenio e Mammarella? Com’è il tuo rapporto con Despotovic?
“Assolutamente sì, non potevo far scelta migliore. Con Stefano è impossibile non apprendere. Dalla sua umiltà ai suoi suggerimenti, è un maestro. Luca ci fa lavorare bene e ci fa migliorare nei punti deboli, sa tutto di noi perché ci ha visti crescere. Despotovic? Un grande allenatore e una grande persona. Se penso al nostro rapporto, sorrido perché scherziamo al punto giusto e ci sfidiamo anche in campo. Abbiamo una stima reciproca, ma non lo diamo a vedere…”.
Ufficio stampa e Comunicazione Futsal Pescara 1997