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26/06/2021 00:30

Polistena, mister Rinaldi valore aggiunto. Ora la Serie A: “Conosco i miei ragazzi, mai dire mai..''

Un grande traguardo, una grande vittoria. Il Polistena centra la Serie A e c’è il marchio anche di Nino Rinaldi, tornato in panchina a guidare la compagine pianigiana, praticamente per una quarantina di giorni all’interno del “mini-campionato” come quello dei play-off di quest’anno.

“Sì, un grande traguardo, una grandissima vittoria. Ho cercato di dare il mio contributo nei quaranta giorni in cui ho avuto il privilegio e l’onore di allenare questa squadra e di succedere a Pino Molluso. Non è stato facile assolutamente e neppure scontato, specialmente nei play-off che sappiamo essere un campionato a parte. Abbiamo affrontato il Cosenza, abbiamo affrontato il Cobà, tra le favorite per il salto di categoria e poi tutte le vicissitudini della gara di andata col Viterbo, concluse con la vittoria di misura a Cosenza. Non abbiamo mai potuto giocare in casa la finale, e poi, a Viterbo, abbiamo fatto una grandissima partita. Quando ho capito che ce l’avevamo fatta? Penso che mancassero tre minuti al termine. La gioia è stata immensa, soprattutto per i ragazzi e per la società e tutto ciò che ruota attorno”.

Dicevamo che non era facile entrare in corso d’opera, eppure si è creato un grande feeling da subito con la squadra…

“Sì, non era facile. Certamente questo feeling è stato aiutato dal fatto che avevo già allenato Martino alla Futura, e i vari Diogo, Fortuna e Creaco all’Augusta. Ma in generale i ragazzi sono da sempre stati disponibili e la società non ci ha fatto mai mancare nulla. Abbiamo affrontato col sorriso e un pizzico di sfrontatezza la pressione che c’era. Abbiamo alleggerito il tutto lavorando e direi anche molto bene”.  

E che mister Rinaldi è stata la scelta giusta per il post-Molluso lo dimostra anche il rinnovo.

“Un rinnovo arrivato prima della partita con il Cobà, cioè quando ancora non era così scontato che potessimo arrivare in A. Grande piacere e grande orgoglio da parte mia. La società ha visto come ho dato il mio contributo alla causa, lavorando giorno e notte e cercando di mettere nelle condizioni migliori possibili i ragazzi. Ecco, ho lavorato per i ragazzi, soprattutto in termini di esperienza e, ripeto, di alleggerire le pressioni. Di queste partite ne ho giocate parecchie, e l’esperienza che negli anni ho maturato in partite del genere, ha dato il suo contributo. Inoltre, vorrei sottolineare la felicità per aver dato una tale gioia ad una piazza importante come Polistena e ad una società che vive quotidianamente questa squadra”.

Qualche giorno per riposare e godersi il successo, poi c’è da pensare alla Serie A.

“Tante sfide, tante squadre fortissime. Cercheremo di lavorare, come già stiamo facendo, per formare un organico competitivo e fare il meglio possibile. Chiaramente una neopromossa parte con l’intento di salvarsi, ma mi viene da dire, consapevole del valore dei miei ragazzi, uomini ancor prima che giocatori, potremmo anche fissare il nostro obiettivo strada facendo, settimana dopo settimana. Non si sa mai…”.  

Il tecnico conclude.

“Personalmente sono molto contento di aver atteso la proposta giusta. C’era una vocina dentro di me che mi ripeteva di attendere la volta buona. Tra l’altro tutto ciò arriva dopo una finale di andata vinta e poi scippata nel ritorno contro il Genzano, un’altra persa contro l’Imola, l’anno dopo, negli istanti finali. Insomma, i fatti di Lazzaro mi hanno fatto in qualche modo rivivere delle delusioni passate ma, stavolta, il destino ha risarcito me ed altri giocatori che con me erano ad Augusta”.