
12/10/2023 20:37
Mariano Basile non ci sta e sbatte i pugni. La sanzione inflitta al Ripa Teatina dal giudice sportivo per gli episodi che sarebbero accaduti durante e al termine della gara con la Lisciani Teramo, peraltro persa per 5-1, ha letteralmente fatto infuriare il presidente del giovane club chietino.
“Dopo il comunicato della giustizia sportiva di oggi, 12 ottobre, in cui viene inflitta una multa alla nostra società di 400 euro in merito alla gara di sabato 7 ottobre, mi sento in obbligo di replicare e chiarire il corretto svolgimento dei fatti accaduti. Premesso che nel comunicato viene riportato che il secondo arbitro “veniva colpito da da numerosi sputi, insulti e minacce nel corso del primo primo tempo della gara”, voglio precisare che detto arbitro non è stato raggiunto da alcuno sputo, cosa di cui mi sono personalmente accertato parlando con persone serie e di mia fiducia sedute nei pressi dei posti incriminati dove era presente il gruppo di ultrà. Sempre lo stesso arbitro non è stato offeso personalmente ma solo sul metro di giudizio della gara. Inoltre non gli è stata rivolta nessun tipo di minaccia, così come parole usate in maniera sconsiderata e grave sono state rivolto a suo danno. Le uniche offese, se possono chiamarsi tali, sono state sul suo operato, che ritengo esser stato poco rispettoso nei confronti dei giocatori e della società, che ha portato a quanto appena spiegato. A sostegno di tutto ciò ci sono anche le riprese di AbruzzowebTV. Personalmente, in ogni occasione - ricorda accoratamente Mariano Basile - mi sono sempre impegnato e prodigato per non far mai accadere quegli eventi citati nel comunicato. Non posso non negare di avere una tifoseria calda, cosa rara per questo sport, ma anche rispettosa della propria società: se dovesse tenere comportamenti diversi e non congrui non avrebbe più modo di accedere agli spalti. Credo che sia obbligo, e anche dovere morale, da parte di alcuni arbitri, avere un approccio più collaborativo e umile verso la mia società. Sono grato agli arbitri per la mansione che cercano di svolgere nel migliore dei modi, ma questo atteggiamento non può essere tollerato, altrimenti mi vedrò costretto a chiudere il palazzetto e orientarmi su altre discipline. Confido nella loro buona volontà, ma della LND e di tutto il movimento regionale. Se però l’intento è quello di non voler vedere più persone al campo, beh, si è sulla buona strada, e voglio sperare che non sia così. Il mio augurio - conclude il numero uno del Ripa - è che tutto torni alla normalità nelle prossime gare, e il rispetto e la collaborazione, come sempre avvenuto, sia il segno distintivo di tutti, società, giocatori, tifosi e anche arbitri”.
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