
25/02/2022 11:00
3-2 in extremis col TikiTaka Planet. Il derby di ritorno è biancazzurro ed Ersilia D’Incecco, capitano del Pescara, applaude tre punti che sono specchio di un lavoro che inizia a maturare dando i suoi frutti migliori.
“A livello di gioco e possesso palla siamo sicuramente cresciute. Non siamo una squadra da 10 gol a partita, ma basta sempre farne uno in più rispetto alle avversarie: il nostro portiere para e noi facciamo gol, non importa chi sia a realizzarlo anche se spero di vedere presto sul tabellino il nome di Jessika Manieri e di Bruna Borges, perché vorrà dire che saremo davvero al completo e a quel punto si vedrà il miglior Pescara di sempre. Manca poco e non vedo l’ora. Sapevamo che sarebbe servito tempo per vedere l’identità chiesta da mister Morgado – continua la numero 5 - ma ora stiamo uscendo fuori e ne siamo contente: non perché fosse un derby, non sentiamo rivalità e siamo anzi fiere che l’Abruzzo possa avere due realtà in Serie A, ma perché è stata una bella prova contro una squadra che sta ben figurando”.
Da una neo-promossa abruzzese ad una veneta, l’Audace Verona, che verrà al PalaRigopiano nel match valevole per la 17esima giornata. “Loro non hanno nulla da perdere quindi non sottovaluteremo l’impegno. In più sappiamo che si chiudono bene, per cui dobbiamo avere pazienza e concentrazione, senza fare l’errore di cadere nel loro gioco”. Ogni punto è essenziale ora, sia per mantenere il ritmo del Falconara (a +4 sulle biancazzurre) che per prepararsi alla Coppa Italia. "Sappiamo che non vince chi arriva prima – dice Ersilia – e si passerà attraverso il complicato cammino dei playoff, in cui ogni gara avrà un peso specifico particolare. Stare lassù certo è bello, ma ancor di più lo è sapendo di fare felici i nostri tifosi: non ci sono spalti pieni, ma l’affetto arriva lo stesso, tanto che continua ad essere presente anche chi non c’è più. Da un po’ di tempo, purtroppo, Ezio ci ha lasciati, ma adesso tutta la sua famiglia ci segue come avrebbe fatto lui: prima che Ezio parlasse loro di noi, non sapevano neanche chi fossimo, ma ora moglie, figlie e nipotina in arrivo vengono a fare il tifo tutte le domeniche. C’è un valore non quantificabile dietro tutto questo”.
Ufficio Stampa Futsal Pescara