17/10/2024 19:45

Vinumitaly Petrarca, riecco la Serie A. Giampaolo: "Niente limiti, pronti a sovvertire i pronostici"

Tra poco meno di quarantotto ore, dopo una stagione di attesa, il Vinumitaly Petrarca tornerà finalmente a competere in Serie A. Sabato alle 18, presso la Gozzano di Padova, i bianconeri accoglieranno lo Sporting Sala Consilina del neotecnico Francesco Cipolla in una sfida che preannuncia già spettacolo dati i valori dei giocatori in campo. Inevitabile allora chiedere a mister Luca Giampaolo, tecnico della formazione patavina, di farci un punto della situazione ora che l’inizio del massimo campionato italiano è dietro l’angolo.

- Mister, come sta la squadra in vista del debutto nella Serie A 2024-2025? Il lavoro di pre-season ha dato buoni segnali sia sul piano fisico sia sotto l'aspetto tecnico-tattico e dell'intesa?

“La squadra sta bene e si è allenata con grande impegno in questo periodo di preparazione alla prima di campionato; quindi, ha fatto il suo lavoro, ha svolto molte sedute d'allenamento. Abbiamo lavorato sotto tutti gli aspetti, sia sul piano fisico sia sul piano tecnico tattico per cercare appunto di creare un'intesa nuova visto che protagonisti di campo essenziali in partita ce ne saranno come Daniele Feverati, Matteo Gargantini e Roberto Giampaolo che avranno dello spazio; quindi, in quanto giocatori nuovi, dovevano amalgamarsi col vecchio blocco, quello formato da Antonio Molaro e dai brasiliani Rafinha, Parrel, Victor e Fellipe Mello”.

- Esordite con un Sala Consilina praticamente ricostruito da zero, mentre voi siete un gruppo ben consolidato che ha apportato giusto un paio di innesti; oltre al fattore campo, sarà importante far valere anche questa differenza sostanziale tra i due roster, al di là dei valori puramente tecnici?

“Il Sala Consilina è sì ricostruito da zero, ma ha creato una squadra secondo me importantissima, tra le migliori, e nessuno ne parla sbagliando, perché annovera tra le sue fila otto giocatori formati in Italia e questi per la categoria di Serie A, con soltanto quattro non formati forti è un lusso che non tutte le società si possono permettere; questo è sintomo del fatto che loro vogliono vincere qualcosa di importante, magari giocarsi un trofeo o comunque arrivare fino in fondo in tutte le competizioni. Avendo una rosa così lunga, si possono veramente permettere tutte le possibilità tecnico-tattiche del caso perché avere una rosa così ti permette di scegliere continuamente soluzioni e questo li fa partire ai nastri di partenza come un gruppo forte. Per quanto riguarda noi, non è vero che abbiamo inserito “giusto un paio” di innesti: noi abbiamo inserito gli innesti che giocheranno tanti minuti, quindi, è cambiata tutta la squadra di nuovo, perché in campo avremo cinque giocatori dell'anno precedente su una rosa di dodici che va in lista quindi sette sono nuovi”.

- Parlando di obiettivi, prima di tutto c’è la salvezza e poi, più in generale, quello di giocarvela in ogni partita divertendovi il più possibile? 

“Io non ho mai parlato di salvezza come obiettivo, non parlo di “prima la salvezza, poi…”: non sono frasi che dico io perché la salvezza è una parola che dovrebbe essere il minimo per tutte le società perché nessuno parte con l'obiettivo di retrocedere. Piuttosto, noi non ci poniamo dei limiti, nel senso che alla fine dell'anno potremo essere molto in alto ma anche molto in basso in base agli sviluppi che il campionato offrirà, sia da un punto di vista della competizione stessa, dei valori tecnici e delle squadre, che da un punto di vista di come va la propria squadra la squadra: il gruppo può prendere delle pieghe giuste, pieghe sbagliate, può avere dei momenti di crisi, può avere degli infortuni, può non averli, può avere delle squalifiche in momenti chiave, può non averli. Noi non ci siamo posti limiti e non ci facciamo domande: vogliamo giocare ogni sabato, poi soltanto a giugno tireremo le somme: questo sì è un obiettivo”.

- Nelle ultime settimane diversi addetti ai lavori hanno fatto le carte a questa nuova Serie A; si è parlato spesso di possibili squadre protagoniste, di possibili outsider, ma il nome del Vinumitaly Petrarca non è mai spuntato fuori. Voi come vivete questa situazione? Pensate possa esserci una velata sottovalutazione nei vostri confronti che magari voi potreste pure usare a vostro vantaggio, come spinta ulteriore a dare qualcosa in più ogni sabato?

“Sicuramente è vero che gli addetti ai lavori pensano che alla nostra squadra manchi qualcosa, in questione di numeri, non credo tanto in questione di qualità, perché la nostra squadra ha una qualità di livello molto alto e sicuramente, quando sarà al completo, sarà difficile per tutti batterci. Anche io ho fatto caso alla cosa, che nessuno ci abbia mai nominato; prendo questo aspetto come stimolo. Comprendo comunque gli addetti ai lavori delle altre squadre, li capisco, perché è chiaro che tutti noi facciamo delle valutazioni sulle squadre avversarie, ma, come detto, sicuramente avremo lo stimolo in più per riuscire a soverchiare e a superare ogni pronostico negativo nei nostri confronti”.


l.m.



Foto: Vinumitaly Petrarca Calcio a Cinque