08/04/2025 19:05

Antenore Padova, basi solidissime. Rozzato: "Possiamo essere competitivi con i nostri giovani"

L'Antenore Sport Padova ha chiuso la stagione cadendo in casa con il Verona C5 (vittoria per 3-1 degli scaligeri), con la possibilità di andare ai playoff sfumata all'ultima curva. Niente drammi naturalmente per il club biancorosso, che da neopromossa è riuscito a centrare una salvezza tranquilla, andando poi oltre alle aspettative iniziali con prestazioni e vittorie pesanti. Quindi, anche se il match con i veronesi non ha regalato particolari emozioni, come ci racconta mister Andrea Rozzato, la stagione dei patavini riceve comunque una valutazione più che positiva.

- Parto da un focus sul match con il Verona. Avete qualcosa da recriminarvi o si poteva fare di più per chiudere con un successo davanti ai propri tifosi, al di là della prospettiva dei playoff che comunque non era programmata?

"Verona ha meritato la vittoria, noi abbiamo fatto una pessima partita, ci siamo fossilizzati immediatamente su un 3-1 senza mobilità né imprevedibilità facendo il contrario di quanto ci eravamo detti. In generale è stata una partita un po’ povera sotto l’aspetto tecnico e tattico, intensa magari ma con pochi spunti e direi davvero non spettacolare. Non è il calcio a cinque che mi piace vedere e proporre. Dispiace molto aver chiuso così davanti ai nostri tifosi ma a livello di giudizio generale sulla stagione cambia davvero poco, è stata comunque una stagione molto positiva sotto tanti punti di vista".

- Già ce l'hai accennato; per molti aspetti questa stagione è stata davvero positiva, specie se pensiamo a tutti quei giocatori, alcuni giovanissimi, che sotto la tua guida sono sensibilmente migliorati. Oltre alla salvezza centrata da una matricola, questa rappresenta di per sé una grande vittoria?

"E' una vittoria di tutto il club , non personale o individuale. Se a questo livello ci sentiamo fiduciosi di poter schierare due 2007 in campo contemporaneamente nella gara che vale la salvezza, vuol dire che c'è un lavoro molto importante fatto da Alberto Rodriguez in Under19 e Under17, oggi De Vivo in Under15, ieri da parte di tutti gli allenatori che hanno fatto parte della nostra accademia giovanile, del responsabile agonistico Leano Melchiori e di tutto lo staff ad ogni livello. Credo che poche squadre nella nostra categoria possano vantare un percentuale così alta di atleti in campo nati e cresciuti in casa o comunque formati negli anni da questo gruppo di lavoro".

- Credi che oltre ai giovani, l'Antenore abbia bisogno di qualche elemento d'esperienza in più per competere nella Serie B del prossimo anno, oltre ai vari Crepaldi, De Vivo e Calgaro?

"Non necessariamente. Lello Calgaro sicuramente non farà parte della rosa nella prossima stagione (il club ha già salutato il giocatore con un bel post pubblicato sulle pagine social, n.d.r.) che vedrà il rientro a pieno regime di Emilio Mingardo dopo la convalescenza di quest'anno quindi perderemo un senatore e l'età media si abbasserà ancora. Personalmente sono assolutamente convinto che qui ci sia l'ambiente giusto per lavorare con serenità e programmare un nuovo ciclo di due o tre stagioni. E' arrivato il momento di investire pesantemente sui frutti del lavoro del nostro settore giovanile e ritagliare minutaggi importanti per alcuni dei nostri ragazzi come Nazzari, Illotti, Gallocchio, che quest'anno hanno già vissuto la categoria, ma in rampa di lancio ci potrebbero essere anche Pontrelli, classe 2006, Go', Melchiori, Da Re, Beraldo e Nicolazzi, tutti 2008, Enriette, 2009, e tanti altri. L'orizzonte è estremamente positivo e non dobbiamo aver paura di poter dire che possiamo essere molto, molto competitivi in questa categoria con i nostri ragazzi, quelli che già oggi compongono la prima squadra e quelli che arriveranno nei prossimi due o tre anni. Possiamo davvero costruire in casa dei successi importanti. Poi, se dal mercato arrivasse un pivot da 30 gol non vi nascondo che sarei davvero felice".

l.m.


Foto: Romeo Carraro