28/01/2025 16:25

Dibiesse, con lo United altro urrà. El Bouchikhi: "Vincere aiuta a vincere…e il fattore umano pure"

Venerdì scorso sono arrivati altri punti importanti per la Dibiesse Miane che battendo in casa lo United Borgoricco Campetra per 5-2 ha centrato la settima vittoria in otto partite. La prestazione dei biancoverdi, che è stata capitalizzata grazie al gol di Goudadi e alle doppiette di Grishaj e Ait Cheikh, è stata caratterizzata anche da tante altre prestazioni individuali di livello, come quella di Youness El Bouchikhi che nonostante una condizione fisica non eccellente per via di qualche acciacco, ha comunque stretto i denti aiutando i compagni con una gara di quantità. E' proprio a lui che siamo affidati per ritornare su quanto accaduto nella 19a giornata vinta con i padovani.

- Youness, cosa ha fatto la differenza nella vittoria con lo United BC?

"Vincere aiuta a vincere. Arrivare da una serie molto buona di vittorie ci ha sicuramente aiutato a portare a casa il risultato contro una squadra che nel girone di andata ci aveva battuto con un grande distacco; probabilmente anche questo ha influenzato la nostra prestazione, volevamo vincerla a tutti i costi, in primis per la classifica e in secundis per pareggiare i conti con l’avversario. Un altro fattore, a parer mio, molto importante, è l’impronta di tutta la società all’interno dello spogliatoio; il DS Luca Gatto, per esempio, spesso e volentieri dialoga personalmente con i giocatori, cercando di motivare e di spronare a fare meglio. Il fattore umano all’interno della dirigenza fa sì che i giocatori sposino il progetto con grande entusiasmo".

- Yousef Ait Cheikh ha segnato una doppietta. Il suo arrivo unito a quello di Boris Milovanovic quanto sono stati importanti per aumentare la fiducia del gruppo?

"Yousef, prima di essere un grandissimo compagno di squadra, è un grandissimo amico e alla notizia del suo trasferimento ero molto euforico; avere in squadra dei veterani esperti come Ait Cheikh, Goudadi e Buriola ti stimola a dare sempre di più. Con il suo arrivo e quello di Boris il livello della qualità all’interno dello spogliatoio si è alzato notevolmente, non solo sul piano tecnico-tattico, ma anche mentale: sono due giocatori da cui si può imparare molto e con i quali si può costruire altrettanto".

- Tra i protagonisti ci sei stato anche tu, che eri pure un po' acciaccato ma hai dato tutto per esserci; anche questo tuo "sacrificio" può ben rappresentare lo spirito che guida la Dibiesse quest'anno?

"Per me, ma come per tutta la squadra penso, era una partita molto importante; volevamo distanziarci il più possibile dalla zona playout e poter concentrarci solo sul salire il più possibile di posizione. Sicuramente “sacrificio” può essere una parola chiave di questa Dibiesse, però abbiamo ancora molta strada da fare e molte cose su cui migliorare; dobbiamo restare concentrati e continuare ad avere la mentalità giusta: mancano molte partite e sono tutte molto ostiche".

l.m.