
17/04/2023 19:15
La promozione matematica in Serie A2 ottenuta dalla Dozzese sabato scorso sul campo del Russi (battuto 8-6) è stata l'epilogo di una grandiosa cavalcata che potrebbe addirittura culminare con il primo posto nel girone D di Serie B. Un campionato straordinario quello disputato dalla formazione gialloblù per il quale il tecnico Leonardo Vanni rimane ancora incredulo.
“Sono quasi passati due giorni- ci racconta il tecnico della Dozzese -, ma ancora non riesco a realizzare. È un lavoro che è iniziato ad agosto, anzi, ancor prima quando abbiamo cercato i giocatori rifacendo totalmente la squadra. Sono pochi i ragazzi rimasti dal roster precedente, il lavoro è stato abnorme. Pensare che sia andato tutto bene, dopo che eravamo stati penultimi disputate le prime tre partite, è incredibile; invece, a due gare dalla fine rischiamo addirittura di arrivare primi mentre a fine ottobre avevamo avuto paura che andasse tutto storto. Dallo staff ai giocatori, tutti siamo riusciti a dare un contributo fondamentale per arrivare a questo risultato: è una gioia immensa. Come allenatore, per me è stato un anno in più, in cui ho imparato tanto; i giocatori trasmettono tantissime sensazioni e la crescita è personale oltre che tecnica”.
- Fondamentale è stata la vittoria con il Russi: come commenta il successo ottenuto su un avversario così forte?
“In realtà sotto alcuni punti di vista, mi dispiace per loro: sono una realtà a pochi chilometri di distanza dalla nostra e chi l’ha creata è stato anche mio giocatore. So cosa vuol dire preparare una festa e trovare qualcuno che la rovini, ma noi volevamo chiudere la questione già sabato: dilungarsi poteva farci tremare la gambe”.
- Cosa ha fatto la differenza per arrivare in A2?
“Siamo cresciuti, diventando un gruppo, una famiglia, e questo aiuta per risolvere delle situazioni complicate. Come con il Russi: due volte in svantaggio, poi raggiunti sul 3-3, eppure siamo poi riusciti a dare una frustata alla partita andando a quattro gol di vantaggio. C’è stata una crescita straordinaria del gruppo e della società. Il lavoro difficile è stato costruire una squadra da zero ed essere forti nei momenti difficili”.
- La squadra era stata effettivamente costruita per un campionato di livello, ma c'è stato un momento in cui siete passati a credere veramente di potercela fare, al di là di quelle che sono le speculazioni di inizio stagione?
“Riavvolgendo il nastro, sicuramente la partita in casa con l’Ancona è stato uno spartiacque. Eravamo ridotti ai minimi termini, con Piovesan e Creaco ai box, Martella squalificato: eppure, nonostante le assenze pesanti, siamo andati in campo contro la terza in classifica di allora vincendo 8-3. Lì secondo me tutto è un po’ cambiato nella testa dei ragazzi: lì hanno capito che potevano fare quello che poi hanno fatto. Hanno avuto fiducia tutti i ragazzi, anche i più giovani, che permettono in allenamento di lavorare bene, anche se poi non finiscono sui giornali. La squadra vincente non tanto è fatta dai campioni, ma da chi c’è dietro ai campioni ed è d’esempio un po’ per tutti. Dopo l’Ancona non l’abbiamo detto, ma l’abbiamo pensato anche se nessuno l’avrebbe immaginato: 10 partite e 10 vittorie, con 19 punti al ritorno contri i 19 dell’andata e alla fine il match vinto contro il Russi schierando il quintetto di inizio campionato, ma senza Creaco e Gallinica che non sono stati fortunati con i guai fisici che hanno affrontato”.
- Adesso potete puntare al primo posto. . .
“Proveremo a fare sei punti e non regaleremo nulla a nessuno, perché ci sono squadre che si stanno giocando i loro posti, anche importanti, in campionato, ed è giusto essere leali con le altre squadre. Il Russi però non penso che farà un passo falso a Perugia. Onestamente, si meritano il primo posto per quello che hanno fatto: se dovessero compiere un passo falso tuttavia noi saremo lì pronti per cogliere l’occasione”.
l.m.
Foto: Facebook Dozzese