02/03/2025 22:14

Fortino ne fa cinque, la Roma 1927 chiude in doppia cifra (11-3) contro una Sandro Abate incerottata

Tutto troppo facile per la Roma 1927, che ha giocato come il gatto fa con il topo contro una Sandro Abate dimezzata nei ranghi tra squalifiche (Gui, Galletto e Di Luccio) e infortuni (Alex, oltre l'indisponibilità di Parisi). La squadra di Reali (che ha dovuto fare a meno di ambedue i portieri Ducci e Caique, presentando tra i pali Anzini) ha impiegato pochi minuti per chiudere i conti, giocando il resto del confronto sul velluto e incamerando i tre punti in palio quasi in scioltezza, riportandosi nel lotto delle primissime della classe con 41 punti, a quattro lunghezze dalla Feldi Eboli tornata venerdì sera a comandare la classifica del massimo campionato.


LA CRONACA - Partita che veniva aperta dal gol di Fortino al 3’28”, invitato da un passaggio azzardato di Abate. Irpini che nonostante i problemi di organico non restavano a guardare e sfioravano il pari con Pina che centrava il palo, sul ribaltamento di campo proprio Pina per opporsi in scivolata al tiro di Marcelinho, toccava la palla con la mano: rigore che lo stesso Marcelinho trasformava per il 2-0 al 7’11”. Al 7’56” la giocata di Dimas permetteva a Fortino di infilare il punto del 3-0, poi a cavallo della metà del tempo ancora Fortino e poi Borolo (bello il controllo orientato con la suola e il destro a incrociare)  portavano il parziale sul 5-0. 


Al 13’14” angolo di Avellino che confeziona il diciottesimo assist personale per il sinistro potente e vincente di Marcelinho che firma il 6-0. E’ poi lo stesso Marcelinho a regalare a Fortino il pallone per il 7-0 al 16’50”. Allo scoccare dell’ultimo minuto Pina mette dentro il gol del 7-1 ma ancora Marcelinho trova il tempo, a 20” dalla prima sirena, per realizzare l’8-1 di metà gara.


Ripresa ovviamente che scade a livello di intensità. Applaudito il primo gol in Serie A di Faiola al 2’, seconda realizzazione avellinese; Fortino firma il personale pokerissimo al 6’39”; Pina si toglie lo sfizio di infilare il suo bis al 9’25”, ma la Roma 1927 trova il tempo per andare in doppia cifra con Biscossi al 14’55” (affondo lungo l’out sinistro e diagonale che entra in porta nonostante il tentativo di Botta) e Seferi al 17’20”, al termine di un’azione impostata da Isgrò e chiusa con un sinistro sotto la traversa. Finale accademico dei giallorossi: alla sirena finale il tabellone dice 11-3.