History Roma 3Z nella tana del Laurentino, Zaccardi: "Siamo rimaneggiati ma pronti a dare tutto"

Vigilia di campionato alle porte per la Roma 3Z di mister Andrea Consalvo attesa dalla complicata trasferta sul campo di un Laurentino che, da mina vagante del raggruppamento, è ad oggi a tutti gli effetti una della compagini accreditate per giocarsi la volata play off.

Il 3-3 contro il Fabrica di Roma prima della sosta, arrivato dopo la cinquina rifilata alla Mirafin, ha certificato il buon momento di forma da parte di Tiziano Biasini e compagni. Che però contro la squadra allenata da Massimo Di Rocco, tra infortuni e squalifiche, saranno costretti a scendere in campo con una formazione decisamente rimaneggiata. Lo sa bene Roberto Zaccardi che invita i suoi alla massima compattezza.

“Senza ombra di dubbio la sosta ci è servita per curare maggiori dettagli ed approfondire alcune situazioni di gioco e questo è sicuramente un aspetto positivo – spiega il numero 23 gialloblu – ma purtroppo arriviamo alla partita contro il Laurentino non al meglio viste le defezioni che abbiamo sia per squalifiche che infortuni. Chiaramente – sottolinea – abbiamo dovuto modellare la preparazione al match tenendo in considerazione proprio questo aspetto ma non cerchiamo alibi, scenderemo in campo come sempre per portare a casa il miglior risultato possibile. Dovremo essere uniti e compatti anche perché a mio avviso il fattore campo sarà un elemento a nostro sfavore, nonostante lì ci abbiamo giocato per due stagioni”.

Nel match di andata fu la squadra di Andrea Consalvo ad imporsi per 3-2 (prima vittoria in campionato per la 3Z) al termine di un’autentica battaglia sportiva (doppietta di Messina e micidiale sinistro di Luca Rossi nei minuti finali). E Roberto Zaccardi sa bene che il leit motiv sarà lo stesso di quel 12 novembre.

“Ci aspettiamo una gara molto simile a quella – conclude – nella quale l’aspetto agonistico e quello fisico saranno determinante. Una partita per intenderci che durerà 40 minuti effettivi dove non sarà possibile abbassare i ritmi fino all’ultimo secondo”.


Alessandro Bellardini