
16/02/2024 10:15
Con i superpoteri che contraddistinguono le “divinità” nordiche,
Martin Herlin, i suoi, li ha messi a disposizione della Nausicaa. Dall’Europeo
(passando per Champions e titolo di campione di Svezia) alla C1 calabrese, poca
differenza per il gigante svedese che con la squadra di mister De Marchi sta
disputando una stagione straordinaria.
Herlin è stato decisivo anche in occasione dei calci di
rigore in casa del Cus Palermo, contribuendo al raggiungimento dei quarti di
finale della Coppa Italia di Serie C1 della sua squadra. Brava la Nausicaa a
rimanere concentrata dopo il recupero dei palermitani che, appunto, ha mandato
la sfida ai rigori.
“Quando si va ai rigori bisogna avere fiducia nei propri
compagni. È vero, ne ho parati due ed ho aiutato la squadra a vincere, ma non
sarebbe servito a nulla se chi tirava non avesse fatto gol. È stata una partita
dura per noi – prosegue Herlin ai nostri microfoni. – Tante partite importanti
e ravvicinate, in poco tempo, ed è evidente che questo abbia influenzato la
nostra prova a Palermo, dove siamo arrivati anche dopo molte ore in automobile.
Questa combinazione di fattori ha fatto sì che la nostra prestazione sia stata
al di sotto di quella che invece avremmo potuto fare in altre circostanze. Con forza
e con volontà ne siamo usciti vittoriosi nonostante il risultato complessivo di
parità al termine dei supplementari”.
E non c’è un attimo per rifiatare: sabato si gioca sul campo
de La Sportiva Cariatese, reduce da un momento no, ma sempre temibile specie
tra le mura amiche; Nausicaa che dal canto suo, ora, vuole chiudere il discorso
promozione gestendo il vantaggio sulla Gallinese.
“La affronteremo come abbiamo fatto sempre contro tutte in
stagione, con l’intento di vincere. Sappiamo le loro qualità e quanto siano
forti in casa. Faremo la nostra partita e faremo tutto il possibile per
prenderci altri tre punti”.
Prima esperienza in Italia e in Calabria per Herlin.
“Mi piacciono sia l’Italia sia la Calabria. La famiglia
Nausicaa mi è stata d’aiuto con tutto ciò di cui avevo bisogno. Qui è un paese
bellissimo. Il futsal italiano? Tutto è diverso qui, ma a me piace…”.