
26/04/2023 15:25
Un progetto ritornato di prepotenza e con le credenziali
giuste per risultare vincente. Dalla Pro Gela al Gela, dal regionale al
nazionale. È in estrema sintesi questo il passaggio storico che ha attraversato
il futsal gelese che al termine di un’estenuante testa a testa con la Vigor San
Cataldo, sabato scorso ha brindato alla promozione in Serie B.
Tra le figure dello “zoccolo duro” c’è anche Croci Di Bartolo, partito con la Pro Gela e con cui ha disputato dodici stagioni in C1, prima della mancata iscrizione. Seguirono cinque stagioni sia per lui sia per altri elementi della Pro Gela, tra Akragas e Nissa in B e San Cataldo, Licata e Caltagirone in C1. Due stagioni fa il ritorno del futsal a Gela come lo stesso Di Bartolo racconta.
“Due stagioni fa si accese una lucina. Una persona di grande prestigio, nonché presidente della squadra di calcio, iniziò con mister Fecondo a parlare di un progetto sportivo importante per il futsal di Gela. Quindi, nel 2021, nacque la SSD Gela Futsal, con mister Fecondo che richiamo a Gela tutto il gruppo storico sparso per la Sicilia per un ambizioso progetto sportivo. Partimmo dalla C2, tutti entusiasti, anche perché arrivò a Gela una società a seria ed ambiziosa e non possiamo che ringraziare sempre il nostro presidente Melfa”.
Di Bartolo prosegue.
“La scorsa stagione abbiamo vinto campionato e Coppa Italia con grandi numeri, mentre quest’anno abbiamo iniziato la stagione fin da subito con l’intento di vincere il campionato, cosa che negli anni passati non era mai riuscita. Siamo riusciti a farlo all’ultima giornata, conquistando una giornata storica per gela e coronando un sogno che accomuna me al gruppo storico, vale a dire portare questi colori nel futsal nazionale”.
Il segreto sta tutto nel gruppo.
“Devo dire che dietro questo successo c’è tanto sacrificio e passione da parte di tutto il gruppo giocatori e dello staff tecnico. Sì, il vero segreto è stato il gruppo. Possiamo dire che il gruppo storico ha trascinato i più giovani nel raggiungimento dell’obiettivo. Ora l’intento è di fare bene, dopo tanti sacrifici che ci hanno portato a raggiungere questa categoria. Un sogno per tutti noi, la giusta ricompensa per un gruppo storico che nonostante le varie vicende non si è mai sfaldato”.