L'Alghero verso la Serie B: ma giocherà a Usini. Toti Columbano: ''Pronti a costruirci un impianto''

La Futsal Alghero ha iniziato da alcuni giorni la preparazione al prossimo campionato di Serie B, che rivedrà i colori giallorossi impegnati sulla scena nazionale dopo numerosi anni di anonimato che avevano visto il calcio a cinque algherese marginalizzato nei campionati regionali. La svolta, epocale, all’inizio della stagione 2021/2022, con l’ingresso della famiglia Columbano “invitata” a supportare le sorti del club dal gruppetto di soci fondatori: l’arrivo di Toti e Andrea Columbano (nella foto) ha cambiato letteralmente le carte in tavola, con la vittoria della Coppa Italia regionale e la partecipazione alla fase nazionale nel primo anno di gestione, successo bissato dalla conquista della promozione in Serie B arrivata lo scorso aprile, che non solo ha aperto nuovi scenari allo sviluppo del movimento nel quadrante nord-occidentale della Sardegna, ma ha visto crescere in maniera esponenziale la propria popolarità tra gli appassionati della città e del territorio.


Un crescente attaccamento che, come accade solitamente, non ha ancora trovato l’appoggio delle autorità amministrative cittadine, che davanti alla necessità di consentire alla Futsal Alghero lo svolgimento della propria attività in spazi congrui e in grado di poter soddisfare anche le nuove esigenze maturate nel frattempo con l’incremento della partecipazione dei giovani alla pratica del calcio a 5, sta tenendo un atteggiamento che rasenta l’insensibilità. 


Nella recente manifestazione di Arborea, dove la Futsal Alghero è stata premiata per la vittoria nel campionato sardo di Serie C1, dal patron Toti Columbano (che ha tra l’altro legato il suo nome agli anni d’oro della Polisportiva Alghero arrivata a giocare anche nella Serie C2 di calcio) sono partite le ennesime parole di denuncia rispetto a una situazione che sta diventando insostenibile col passare delle settimane. “Un grande desiderio”, quello di Columbano senior, espresso davanti al presidente del Comitato regionale della Sardegna, Gianni Cadoni, e al responsabile del futsal Alberto Carta, ma davanti a una platea in cui figuravano anche esponenti autorevoli della LND.


“Noi abbiamo delle grosse difficoltà, che si sanno ed esistono soprattutto al nord della Sardegna e riguardano il calcio a 5: non abbiamo una palestra idonea per poter giocare - ha sottolineato con forza nell'occasione Toti Columbano. - Abbiamo chiesto una deroga per poter giocare, che non è stata giustamente concessa. Ma soprattutto ho chiesto un’area per poterci noi, a spese nostre, costruire una palestra ma non riusciamo a cavare niente. Quest’anno non potremo giocare ad Alghero ma in un paese qui vicino (Usini, n.d.c.) perchè palestre... non ne abbiamo”.


Parole che rischiano, come purtroppo accade quando di mezzo c’è lo sport dilettantistico, di smorzare l’entusiasmo di Toti e Andrea Columbano, che in un biennio ha già prodotto risultati tangibili, provocando un vero e proprio boom sul territorio, come dimostrano i numeri in forte crescita delle iscrizioni all’attività minore e l’organizzazione di altre squadre giovanili oltre all’Under 19 (obbligatoria per le società partecipanti ai campionati nazionali), che prenderanno parte ai tornei regionali di categoria. 


Trasferire la Futsal Alghero altrove? Neanche per scherzo, anche perchè sarebbe un peccato mortale sperperare la grande partecipazione popolare registrata soprattutto nell’ultima stagione, culminata con la promozione nei cadetti. Ma intanto il problema esiste e va affrontato e risolto: la famiglia Columbano è pronta a prenderlo di petto accettando la nuova sfida, nella convinzione che le potenzialità della disciplina potranno diventare un autentico volano per l’affermazione dello sport algherese nel contesto regionale e non solo.