
24/10/2022 08:25
Sete di riscatto, in casa rossonera, dopo l’inatteso scivolone esterno in quel di Ripa Teatina. Il Futsal Lanciano, che vuole tornare a correre per non uscire dalla griglia play-off, ospita gli avezzanesi del La Fenice, già protagonisti su questo impianto, poche settimane addietro, nella gara di ritorno del primo turno di Coppa. In quell’occasione, la gara finì con un pirotecnico risultato di parità, ed è dunque abbastanza chiaro che non sarà per nulla semplice, per i padroni di casa, avere la meglio di un avversario coriaceo come il quintetto del Presidente Dosa. I due organici presentano delle vistose lacune, a livello numerico, con assenze a ripetizione per cause di varia natura. Uomini contati anche nella distinta della truppa avezzanese, ma fa una certa impressione notare in tribuna i vari Di Giulio, Massimini, Cupido e Del Romano, fuori causa sulla sponda frentana.
LA CRONACA - La prima iniziativa porta la firma di Colombaro, protagonista di una improvvisa accelerata e di una successiva bordata che Palumbo riesce in qualche modo a depotenziare. La risposta marsicana giunge tre minuti dopo, con il diagonale di Crisante, che Menna, all’esordio stagionale in rossonero, smanaccia sopra l’incrocio dei pali. La gara si sblocca al 9’, e sono i rossoneri del presidente Andreoli a gioire, grazie a Travaglini, lesto ad intercettare il tiro-cross di Palmerio e a mettere fuori causa il malcapitato estremo avezzanese.
La truppa di mister Virgilio non accusa il colpo, ma anzi cerca subito di porre rimedio al rovescio subìto, insidiando a più riprese la porta lancianese. Menna chiude tempestivamente sulla stoccata di Crisante, che poi sulla ribattuta viene fermato anche dal palo. Un minuto dopo, Dosa scarica dalla distanza, ma troppo centralmente per l’attento Menna. Al 14’, torna in cattedra Crisante, ancora pungente dal corridoio destro, con Menna che riesce ancora ad avere la meglio. Il quintetto ospite ancora arrembante, con l’affondo di Marianetti che esalta le doti reattive di Menna.
Il suo omologo Palumbo non vuole essere da meno, ed è decisivo per depotenziare il temibile rasoterra di Travaglini, ripetendosi poi sulla bordata ravvicinata, e abbastanza centrale, di Forte, e sul diagonale di Colombaro. I marsicani tornano in zona d’attacco nelle fasi declinanti del primo atto, ma Menna chiude la saracinesca sull’affondo di Bajouri e anche sulla stoccata dal limite di Crisante. Il primo atto va in archivio con l’acuto lancianese di Monte, che a tu per tu con Palumbo si fa respingere la battuta dell’estremo marsicano
Scampato il pericolo, la truppa ospite agguanta il pari nelle fasi d’avvio del secondo atto. E’ Bajouri a timbrare il pareggio per i suoi, approfittando dell’incertezza difensiva di Monte, che gli consegna di fatto un pallone invitante che bisogna solo spingere in fondo al sacco. La reazione rossonera non si fa attendere, ma Palombo riesce a cavarsela, anche con l’aiuto del palo, sul tentativo ravvicinato di Primavera. Il numero 1 ospite è determinante, poco dopo, per arginare le velleità di Monte, ed è aiutato ancora dal palo, che per la seconda volta ferma Primavera.
La gara torna a ravvivarsi all’altezza del quarto d’ora, quando Menna argina con i piedi il diagonale dalla sinistra dello scatenato Bajouri, e dirotta a lato il successivo diagonale di Dosa. Sull’altro versante, Palmerio non riesce a sfruttare sino in fondo l’inatteso regalo dello stesso Dosa, che sbaglia il disimpegno servendo involontariamente il numero 2 avversario, disinnescato a sua volta da Palumbo.
E dal possibile nuovo vantaggio rossonero, si passa al contrario al sorpasso ospite, controindicazione da mettere in contro sulla tattica del portiere di movimento messa in atto da mister Simigliani nel tentativo di trovare sbocchi altrimenti proibitivi in zona d’attacco. Palumbo, che intercetta il debole tentativo di Pasquini è lesto a calciare nella porta opposta, rimasta incustodita, e a firmare il vantaggio per i suoi.
E se l’atteggiamento spregiudicato può costare caro, c’è anche il rovescio della medaglia, che permette ai frentani di agguantare il pareggio grazie a Pasquini, che trova il diagonale al culmine di una trama avvolgente supportata dal portiere di movimento Forte. Il quintetto di casa cerca a questo punto di completare il controsorpasso, ma la trasversale si oppone a Travaglini, e di lì a poco arriva il fischio della sirena che certifica il giusto pareggio tra le due contendenti.
FUTSAL LANCIANO-LA FENICE 2-2 (pt 1-0)
FUTSAL LANCIANO: Menna, Palmerio, Caravaggio, Forte, Colombaro, D’angelo, Pasquini, Monte, Travaglini, Primavera. All.: Massimo Simigliani
LA FENICE: Palumbo, Petrei, El Khayali, Dosa, Marianetti, Salvi, Bajouri, Crisante, Creati. All.: Corrado Virgilio
ARBITRI: Adriano Baldassarre di Vasto e Davide Palumbo di Pescara
MARCATORI: pt 9’pt Travaglini (L), st 2’ Bajouri (F), 27’ Palumbo (F), 28’ Pasquini (L)
NOTE: ammoniti Palmerio (L) e Marianetti (F)