
06/05/2022 21:25
Ultima giornata thriller per la Meriense che in casa della
PGS Luce Messina, si gioca la possibilità della salvezza diretta. Vincere e
sperare. È questo l’obiettivo dei ragazzi di Piscardi che, sperano, appunto,
anche in un eventuale passo falso dell’Acireale impegnato col Mascalucia a sua
volta, al pari della PGS Luce, in lotta per entrare nella griglia play-off. Un
finale thriller, sì, e lo sa bene anche il direttore sportivo biancorosso
Pietro Mandanici.
Direttore, vittoria della scorsa settimana contro il Casali
del Manco riscatta la pessima prova di Monreale. Tre punti che danno ancora
speranza.
“La vittoria ottenuta contro il Casali del Manco si da grande
grinta e grande speranza. La squadra ha saputo riscattare al meglio il ko di
Altofonte contro il Monreale. Abbiamo giocato con grande carattere, pur non avendo
Mendes squalificato, optando per disputare trentasette minuti col quinto di
movimento. Poi, nei minuti finali, l’ingresso del giovane portiere Costa ci ha salvato;
è stato bravissimo con ottimi interventi ed un’ottima partita”.
Che derby messinese ti attendi contro la PGS Luce?
“La PGS Luce Messina sta recuperando degli elementi, dopo
alcune indisponibilità. Domani saranno al gran completo e giustamente lottano
per i play-off. Entrambe ci giochiamo tanto ed entrambe vogliamo chiudere al
meglio i rispettivi campionati. Ci sarà da lottare fino all’ultimo; noi arriviamo
preparati e se malauguratamente la classifica dovesse sancire i play-out, non
ne faremmo un dramma, perché anche lì abbiamo le carte in regola per salvarci”.
La salvezza diretta qualche settimana fa sembrava cosa
fatta, poi cosa è accaduto?
“Un anno altalenante, partito con qualche settimana di
ritardo e con i pesanti infortuni di Mendes e Borruto. Poi, dopo le vacanze di Natale,
abbiamo perso lo stesso Borruto ed anche il portiere Campagna che avevamo
ingaggiato al posto di Pacioni, puntando quindi su Centorrino che però, il mese
scorso, ha subito un brutto infortunio al ginocchio. Siamo nelle mani, letteralmente,
del giovane Costa, classe 2002 che sta crescendo tantissimo in un campionato
che non conosceva, lui giocava e non sempre in C1, ma grazie non solo alle sue
doti, ma anche all’affiatamento con i compagni, sta facendo vedere cose egregie”.