13/10/2023 15:00

Miti, esordio in Sardegna tra mille assenze. Del Negro pensa positivo: “Per noi sarà uno stimolo”

Il Miti Vicinalis è pronto per iniziare un nuovo campionato di Serie B, ma lo farà, forse, nel più complicato dei modi. Domani, infatti, i trevigiani sono chiamati alla lunga trasferta nel Cagliaritano per affrontare il Monastir, in una trasferta tutta sarda alquanto insolita per una formazione di B del Triveneto; in più, come ci ha raccontato alla viglia il tecnico dei vazzolesi Roberto Del Negro, la situazione a livello delle convocazioni non è delle migliori, visto che saranno sei gli assenti nel roster biancorosso tra acciaccati (Peruzzetto, Filippo Zaia e Bettiol) e squalificati (Correa, Fatmir Osmani e Franceschet). A poco meno di 24 ore dall'Odissea che i giovani prodi biancorossi affronteranno volando in Sardegna, è con lo stesso Del Negro che facciamo il punto della situazione.

- Come sta la squadra in vista dell'esordio in Sardegna? Le ultime settimane di lavoro pre-stagionale ti hanno soddisfatto? 

"Purtroppo iniziamo con un tasto dolente. Negli ultimi 10 giorni abbiamo avuto tre infortuni abbastanza seri che non riusciremo a recuperare per l’esordio in campionato. Oltre a questo abbiamo anche tre squalificati per provvedimenti disciplinari della scorsa stagione, quindi la situazione è un po’ delicata. Relativamente alla preparazione, abbiamo concluso un percorso complessivo di sette settimane che, oltre alla parte atletica, ha avuto quale principale obiettivo la creazione di una nuova identità di squadra. Dal momento che il nostro è un gruppo di giocatori quasi del tutto rinnovato, con solo tre elementi dello scorso campionato, a cui si somma il mio arrivo alla guida tecnica, proprio l'identità doveva per forza essere il focus di questa prima fase della stagione. Ritengo che il lavoro fatto sino ad oggi sia stato positivo, ma siamo certamente “work in progress” e c’è ancora molta strada da fare per dimostrare sul campo il nostro effettivo valore".

- Com'è lo stato d'animo in vista di questa sfida? Pensando soprattutto al fatto che per il Triveneto è quasi più unico che raro finire in Sardegna...

"Come dicevo prima, siamo in una situazione di massima emergenza, ma sono certo che i ragazzi la sapranno interpretare come uno stimolo più che come un problema. E avere una gara come questa alla prima di campionato è forse la cosa migliore, perché la voglia di iniziare la stagione compensa il disagio di una trasferta così impegnativa".

- Giocate contro un avversario giovane come lo stesso Vicinalis che in estate ha cambiato di molto il proprio progetto tecnico. Come dovrete approcciare questa sfida? 

"Non conosco il roster del nuovo Monastir, ma è noto che è una delle migliori società, a livello di settore giovanile, della Sardegna. Ha una squadra ricostruita principalmente con i propri giovani, e quindi mi aspetto un avversario ricco di motivazioni e determinato a dire la sua in questa prima giornata di campionato. Ed il nostro approccio non può che essere il medesimo".

- Le tue aspettative in breve per questo campionato?

"Soddisfare la richiesta della società: far crescere e maturare i tanti giovani del nostro vivaio che, a seguito delle nuove norme relativamente ai non formati, rappresentano con orgoglio il principale serbatoio di risorse per gli anni a venire".


Ufficio stampa Miti Vicinalis