
12/09/2024 19:55
Il Miti Vicinalis, dopo otto anni in Serie B, torna a calcare i campi della Serie C1 veneta. Lo scorso campionato cadetto, chiuso all'ultimo posto, ha sicuramente lasciato dell'amarezza in quel di Vazzola, ma l'impiego costante dei propri giovani che si sono misurati con giocatori di livello ha garantito al club trevigiano la sicurezza di avere un gruppo solido (e, grazie al mercato, anche bene assortito) con cui affrontare in maniera determinata, convinta e cosciente la prossima edizione del massimo torneo regionale. A confermarlo è stato Roberto Del Negro, allenatore della formazione biancorossa, che tra l'altro, in occasione della prima sfida di campionato in scena a Miane, ritroverà quella Dibiesse che scandito parte della sua carriera in panchina.
- Mister, ci siamo, finalmente la stagione riparte. Le tue sensazioni per questa prima giornata di Serie C1, anche alla luce di quanto visto in pre-season?
"Sensazioni decisamente positive, ma accompagnate anche da una grande cautela in quanto i test-match di preparazione hanno dinamiche agonistiche e mentali che poco hanno a che vedere con le gare di campionato. I ragazzi si sono allenati con determinazione sia nella componente atletica che in quella tattica, e le amichevoli estive sono state affrontate con il giusto approccio, che non è nel risultato del tabellone a fine gara ma nell’applicazione del lavoro settimanale di preparazione".
- In questo campionato che ruolo può giocare il nuovo Vicinalis costruito questa estate?
"Chiaro che la determinazione mia, della società, di chi lavora quotidianamente con me e dei ragazzi è di provare ad essere protagonisti nella massima categoria regionale. Ma come sai a Vazzola sono cambiate molte cose: dallo staff tecnico al gruppo squadra con ben sette innesti tra i giocatori senior. Dopo la scorsa stagione, che se da una parte ha sancito la grande crescita dei nostro giovani (e qui ricordo che nell’ultima Serie B nazionale ci siamo classificati primi assoluti nel Triveneto e sesti a livello nazionale come impiego di giovani), dall’altra ha certificato la necessità di rinnovare un gruppo squadra con innesti di nuovi giocatori motivati a perseguire i principi della società. Per questo e per il valore sulla carta di almeno sei/sette concorrenti di questo campionato, dare una collocazione al nostro lavoro è molto complicato. L’unica certezza è nella nostra consapevolezza di lavorare per migliorare partita dopo partita".
- Dopo un anno in B ritorni in C1 e l'ultima volta che ci avevi allenato guidavi la Dibiesse, guarda caso proprio il primo avversario della stagione. Il ritorno a Miane offre una bella coincidenza non trovi?
"Diciamo che su quindici possibili avversari, trovarsi alla prima di campionato in casa della Dibiesse è quantomeno particolare. E’ una società dove ho allenato la prima volta 14 anni fa e con la quale, da allora, ho sempre avuto una grandissimo rapporto di reciproco rispetto ed in molti casi di sincera amicizia. Ma la cosa veramente strana sta nel fatto che non solo io ho lavorato a Miane ma anche il mio secondo, Simone Iseppon, ha una storia passata importante con questa società. Quindi sul campo sarà una gara come tutte le altre ma al fischio finale, indipendentemente dal risultato, sono certo che sarà veramente piacevole ritrovare vecchi amici…".
Ufficio stampa Miti Vicinalis
Foto: LM8