
21/06/2024 11:45
Giorni di lavoro intenso anche per la Nausicaa che si prepara a disputare il suo primo campionato nazionale. Alla guida tecnica riconfermatissimo mister Marco De Marchi, alla sua terza stagione di fila con gli ionici, nel segno della continuità.
La squadra sta iniziando a prendere forma. Colpaccio Iozzino per alzare il tasso di esperienza in vista della prossima Serie B…
“Sì. La società si sta muovendo sul mercato da diverso tempo – afferma l’allenatore ai nostri microfoni. – La Serie B è nettamente diversa dal campionato regionale e lo sappiamo. Claudio ha tanta voglia di rimettersi in gioco. Arriva da uno stop forzato ma ha ripreso appieno la forma ed ha ritenuto che Sant'Andrea poteva essere la piazza giusta per lui. Da lui mi aspetto che metta a disposizione la sua esperienza per far crescere i più giovani della rosa. Non ho dubbi che sarà così”.
Ma le entrate non si limiteranno al solo Iozzino: su cosa, o meglio, in che ruoli, si sta lavorando cercando di impreziosire il roster ed in particolare sulla tua idea di gioco?
“Con la società siamo in linea da diverso tempo ormai. Questo sarà il mio terzo anno alla guida della Nausicaa. Quando ci siamo incontrati per sugellare la cosa ho chiesto loro due cose. La prima che riconfermassero l'intera rosa dello scorso anno. La seconda di essere messo in condizione di allenare una squadra competitiva facendo le puntellature adeguate. Ed anche su questi due aspetti siamo completamente allineati. Perciò si stanno muovendo su questi due obiettivi. Mi fido completamente del loro operato e delle loro decisioni. Io non parlerei comunque di ruoli da coprire. Più che altro di atleti con determinate caratteristiche fisiche, atletiche e tecniche. Il mio gioco è dispendioso sia fisicamente sia mentalmente. Ognuno dei componenti della rosa deve avere coscienza di cosa fare anche in zone o situazioni a loro non propriamente comode. E in tal senso la società sta lavorando. Le mie rose sono sempre variegate soprattutto in termini anagrafici. Abbiamo bisogno di far crescere ragazzi per il nostro futuro”.
Prime impressioni sul prossimo girone H che andrete ad affrontare, anche se ancora non si ha una chiara definizione?
“Il nuovo girone che andrà a comporsi è realmente in uno stato embrionale. L'effetto domino che parte dalla A2 Élite, fatto di fusioni e mancate iscrizioni, si ripercuoterà inevitabilmente sulle categorie inferiori fino a toccare anche le regioni. Ad oggi mi pare di aver contato otto squadre già certe che dovrebbero farne parte. Ma come detto lo sapremo solo dopo la seconda settimana di luglio”.
Ma in generale rispetto a qualche stagione fa in cui hai disputato questa categoria su un’altra panchina, che campionato ti aspetti?
“Fortunatamente ho potuto vivere diversi campionati nazionali in 20 anni. Ed in tutto questo tempo le cose sono sempre cambiate. A volte in peggio ed a volte in meglio. La nuova riforma ha chiaramente avuto un impatto importante soprattutto sulla Serie B che prevede un solo slot per gli stranieri. Il passaggio repentino a questo ha causato non pochi problemi alle società ed è stato inevitabile che il tasso tecnico si sia un leggermente abbassato. Dall'altra faccia della medaglia, però, ho visto diversi giovani che hanno avuto la possibilità di mettersi in mostra. Onestamente, guardando qualche partita a spot, ho trovato il girone H decisamente competitivo. Perciò mi aspetto esattamente questo. Un campionato competitivo ed impegnativo”.
E che aria si respira in casa Nausicaa con i giorni che passano e ci si avvicina sempre di più al prossimo torneo, il primo storico per questo club in un campionato nazionale?
“La società sta lavorando a questo campionato da ormai diversi mesi. L'aria che si respira è quella giusta. Della consapevolezza. Siamo una matricola, ma l'organizzazione e le idee chiare della dirigenza portano un clima sereno. La loro programmazione fino ad ora è sempre stata alla base del processo di crescita. Ovvio che l'entusiasmo è tanto e credo che il tutto si inizierà a sciogliere e concretizzare il primo giorno di ritiro”.
Il tecnico conclude con un passaggio sulle squadre calabresi del nazionale.
“Questo sarà il secondo anno che vedrà almeno una squadra calabrese presente in ogni categoria dei campionati nazionali. È sintomo che si sta lavorando bene. Speriamo di vederne sempre di più negli anni a venire e che anche per la stagione che sta per iniziare qualcuna di queste, che è retrocessa, abbia la possibilità di sfruttare ‘l'effetto domino’ e riscattarsi”.