
29/05/2024 18:05
A mente fredda. Il mondo Olimpus si è già messo alle spalle l'eliminazione nei quarti di finale playoff per mano dell'Italservice Pesaro, iniziando a programmare il lavoro per la prossima stagione. Se questa è la "fotografia" attuale per la prima squadra, c'è un'Under 19 che invece si appresta, dopo aver trionfato in Coppa Italia, a partecipare alle Final Four che valgono il tricolore. Sono passati ormai alcuni giorni dalla sfida persa al PalaOlgiata contro la squadra di Scarpitti, ed è il presidente Andrea Verde a provare ad analizzare quella giornata che comunque ha lasciato il segno in negativo.
"Sono sincero, non ho ancora metabolizzato. Sono reduce da una riunione nella quale ho avuto modo di esprimere il mio malcontento. Difficile pensare che una squadra che ha fatto il nostro percorso possa uscire ai quarti di finale, così come è difficile trovare una spiegazione reale e convincersi. Fermo restando che il merito va tutto agli avversari, il Pesaro ha dimostrato di essere una squadra unita e coesa. Sia lo sfogo post-partita sia i giudizi sull'arbitro valgono per mero diritto di cronaca e per un disappunto generale che non è solamente rivolto all'arbitraggio di gara 2 o gara -3 ma sul disappunto generale riguardo il trattamento che ci è stato riservato. Detto questo il campo ha parlato chiaramente, noi ci dobbiamo rimboccare le maniche. Non me ne vogliano i miei giocatori, ma loro sono i primi a saperlo, ma siamo mancati nella personalità e nella voglia di vincere. Abbiamo perso molte finali e non mi sono mai arrabbiato, ma questa brucia. Sono però situazioni che ti fanno capire dove sbagli. I motivi della sconfitta? Sono da cercare da più parti, è stato sbagliato un po' tutto. Non è stato sbagliato solamente l'atteggiamento, ma anche qualcosa in fase di preparazione tecnico-tattica. Anche se poi è una mancanza generale, perché gara-1 aveva dimostrato dei valori completamente differenti".
Viene da chiedere al numero uno del club capitolino se le finali perse e le chances sprecate fin qui possano aver caricato di ulteriore tensione o eccessivo peso la squadra e l'ambiente.
"No, non credo che la motivazione sia da ricercare nelle finali perse. Era un quarto di finale e questa squadra aveva l'obbligo di arrivare fino in fondo. Poi le finali si possono perdere, l'equilibrio si rompe per qualsiasi motivo. Non mi sono mai lamentato delle finali perse, anzi ho sempre fatto i complimenti ai ragazzi. Come dico sempre le finali si perdono solo se si giocano, quello che invece non si può fare è una prestazione così in un quarto di finale".
E' quindi ora tempo di voltare pagina e di pensare a costruire il futuro.
"Il disappunto della sconfitta è nascosto e celato dagli impegni che stiamo prendendo. A brevissimo è attesa una novità importantissima, che cambierà completamente il volto della società, che resterà quella. Ma cambierà il panorama del futsal italiano. Siamo concentrati sul lavoro fuori dal campo, il mercato è fondamentale, abbiamo le idee chiarissime. Alcune cose verranno cambiate, migliorando dove avevamo carenze. Non dimentichiamo che comunque abbiamo i ragazzi dell'Under 19 che si andranno a giocare il tricolore. Per quello che abbiamo creato e per la politica che abbiamo intrapreso, sarà meraviglioso andare a giocarsi questo traguardo".
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