
18/05/2021 12:49
Quattro vittorie di fila e il Caresse Partinico vola. C’è l’ultimo
sforzo della regular-season adesso da compiere, nel posticipo di domani contro
il Real Termini che può valere il secondo posto. Non è sicuramente una sfida
facile, resa ancora più complicata dall’assenza per squalifica di Giangrande. Ma
questo Caresse ha dimostrato ampiamente che, specialmente nelle difficoltà, sa
tirare fuori quel qualcosa in più che può fare la differenza.
Gara importantissima, dunque, che chiude di fatto il
campionato della squadra del presidente Caruso, la quale riposerà nell’ultima
giornata prevista sabato e poi si concentrerà esclusivamente sulla poule
promozione della off-season.
A fare il punto della situazione il pivot classe 2001
Vincenzo Imperato. Per lui dodici centri stagionali (sette dei quali in Coppa
Italia) e i restanti cinque in campionato, di cui quattro consecutivi nelle
ultime tre gare. Servono anche le sue giocate per avere ragione sul Real Termini.
“Abbiamo avuto molte assenze durante le ultime partite e domani
mancherà anche Filippo per squalifica. Tutti, però, ci impegneremo al massimo
per sopperire a questa assenza, contro una squadra che punta decisamente alla
promozione in Serie B. Ci teniamo a vincere una gara importante per la nostra
classifica, che determinerà poi il mini-girone dei play-off che già di per sé sono
per noi un traguardo storico, raggiunto già l’anno scorso; purtroppo, però, poi
non si sono disputati a causa di questa pandemia”.
Partinico che arriva a questo big-match in salute, forte di
quattro vittorie di fila su cinque partite disputate. Ma quale è il segreto di
questa squadra?
“Alla ripresa del campionato e dopo lo stop Covid, abbiamo
perso la prima partita col Marsala per un solo gol di scarto e poi abbiamo
infilato quattro vittorie di fila che ci hanno portato nei primi posti della
classifica. Il segreto? Crederci sempre fino all’ultimo istante in ogni partita
così come è avvenuto con il Tiki Taka. Nelle altre tre abbiamo vinto con un
buon margine di vantaggio”.
Riguardo il lavoro con l’allenatore in settimana, cosa sta
facendo la differenza specialmente per gestire un aspetto non di poco conto,
cioè che non siete ancora mai riusciti ad essere con tutto l’organico al
completo?
“Il mister, sotto la sua guida, riesce a tirare fuori il
meglio da ognuno di noi. Ci fa ruotare nei ruoli non nostri e poi lavoriamo
tutti con grande passione ed impegno, anche da parte di chi sa di non poter
giocare, perché squalificato, oppure chi è infortunato è sempre presente in
ogni caso agli allenamenti”.