
26/07/2024 20:26
Come si può essere teneri davanti a una catastrofe come quella della Serie B femminile che si è materializzata giusto alla vigilia della tornata elettorale per il rinnovo della Divisione Calcio a 5? Inutile girarci intorno: il tracollo delle iscrizioni, largamente annunciato, è stato anche peggiore di quello che si era venuto a prefigurare lo scorso 19 giugno, quando un comunicato stampa diffuso proprio da viale Tiziano aveva chiaramente fatto capire cosa era accaduto ma anche che gli effetti del cataclisma sarebbero potuti essere ancor più pesanti in termini di danni. E così è stato.
Dalla stanza dei bottoni nessuno si preoccupa di dare risposte, ma i dati che abbiamo raccolto, che avevamo accennato nel nostro servizio relativamente alla situazione generale sulla Serie B rosa in vista del varo della nuova stagione (LEGGI QUI), sono stati ulteriormente erosi e lasciano veramente senza parole. Una categoria pressochè dimezzata, che si presenta all’esame del Consiglio di Lega con sole 33 società aventi diritto iscritte e che riesce un minimo a correggere il tracollo grazie a tre ripescaggi e alla probabile ricollocazione del Pero.
E’ ineluttabile il crollo della seconda categoria nazionale femminile. Da 58 squadre stimate e fissato (dal comunicato numero 1) a 60 il tetto massimo delle partecipanti, la Serie B femminile ha perso di netto al momento della chiusura delle procedure di iscrizione qualcosa come 23 società, alle quali si sono ulteriormente sommate quelle che nelle ultime ore - Palmese e Castellamare - hanno dovuto alzare bandiera bianca, che hanno spinto il totale delle aventi diritto a 33. Paradossale la rinuncia delle trapanesi, ritrovatesi con una rosa ridotta più che mai all’osso dalle tante defezioni conteggiate e tali da scoraggiare il completamento della pratica di iscrizione. Forse uno dei pochissimi casi - se non l’unico - in cui non hanno pesato le ristrettezze economiche e l’incidenza delle spese fiscali che l’introduzione della riforma dell’ordinamento sportivo hanno introdotto un anno fa, riforma che di fatto ha messo con le spalle al muro la stragrande maggioranza dei club, minati anche dalla crescente difficoltà di reperire i sostegni commerciali occorrenti per la gestione della sempre più impegnativa attività agonistica.
Quindi, 33 squadre iscritte alle quali si andranno ad aggiungere Prato (che ha chiesto il ripescaggio), CLT Terni e Lady Mondragone, che hanno già ricevuto il benestare della Covisod e aspettano solo l’ufficialità dell’iscrizione. Il totale, pertanto, si attesterà sulle 36 unità, dopo di che bisognerà aspettare l’ok del Consiglio di Lega sulla richiesta del Pero, che non essendosi iscritto alla Serie A ha chiesto comunque di essere ammesso alla Serie B. Fatti i debiti conti, insomma, l’organico della cadetteria rosa per la stagione 2024/2025 chiuderà a 37 unità: un "rosso" davvero senza precedenti.
LE DEFEZIONI - Alla fine sono state complessivamente 25 le società che non si sono iscritte pur avendone diritto. Tra queste ben dieci erano quelle che provenivano dai campionati regionali (Alta Giudicarie, Atletico Viareggio, Carissimi 2016, Lions Potenza, New Team Etneo, Palmese, Progetto Sarno, San Severo, Vallecrosia e Women Roma, che si è però unita con la Roma Femminile); 15 quelle già presenti nell’organico della B della passata stagione (Castellammare, Città di Taranto, ES Chieti, Eventi Futsal, Futsal Prandone, L84, Nox Molfetta, Perugia, Pistoia, Polisportiva 1980, Pucetta, Ragusa, Villaguardia, Virtus Ciampino e Vis Fondi).
Delle nove partecipanti ai playoff interregionali delle seconde classificate di Serie C, al di là delle promozioni sul campo di Pescara 1927 e Top Five, solamente Lady Mondragone e CLT Terni hanno presentato domanda di ammissione. Quindi, considerando che le potenziali squadre iscrivibili erano 18 (17 vincitrici dei campionati regionali oltre il Boca Junior vincitore della Coppa Italia di Serie C) più le 9 partecipanti ai playoff tra le seconde classificate, su un totale di 27 ben 15 hanno rinunciato al nazionale! E se inoltre consideriamo che delle aventi diritto provenienti dalla passata stagione, solamente in 22 hanno perfezionato l’iscrizione, oltre allo Scandicci retrocesso dalla Serie A, di un totale complessivo di 67 squadre potenzialmente iscrivibili se ne sono iscritte solo 36 (in attesa del Pero).
La verità, a giochi pressochè fatti, è una sola: il sistema del futsal femminile va disegnato completamente daccapo e quello che è successo con le iscrizioni di quest’anno ha quanto meno offerto una selezione naturale, facendo soprattutto capire che se si fosse prestata più attenzione negli ultimi anni nella gestione dei campionati che si sono succeduti, con ogni probabilità non saremmo arrivati al terremoto di oggi. E adesso non rimane che aspettare la formazione dei gironi: con 36 squadre ai nastri di partenza saranno chiaramente tre gruppi da 12 formazioni ciascuno, se poi ci sarà anche il Pero quello del Nord ne avrà 13.
Amen!