
13/05/2024 18:30
L'Antenore Padova approda di nuovo alla fase interregionale dei playoff di Serie C1. Certo, l'anno scorso, in virtù del vantaggio conquistato sulle inseguitrici, l'accesso al raggruppamento con Friuli e Trentino era stato diretto, con la fase regionale saltata a piè pari, ma sicuramente aver battuto prima l'Union Borgo in semifinale e poi il Marco Polo nella finale di venerdì scorso contribuisce a rendere la post-season di quest'anno ancora più emozionante e formativa. Non a caso è davvero tanta la soddisfazione per Andrea Rozzato, tecnico dei patavini, quando a tre giorni di distanza ci racconta com'è andata la sfida decisiva della Gozzano vinta contro Bellomo e compagni: si parte dai complimenti a squadra e avversari, arrivando poi a una prima occhiata al prossimo impegno.
- Mister, prima di tutto parlaci un po' delle emozioni e sensazioni per questo traguardo: come l'anno scorso sarete ancora alla fase interregionale...
"Sì, questa volta passando per il purgatorio dei playoff regionali, cosa che la scorsa stagione non è accaduta in quanto abbiamo concluso con 9/10 punti di distacco dal Pupi, terzo in classifica. C'è forse più soddisfazione ad aver raggiunto questa fase grazie alle vittorie su Union Borgo P5 e Marco Polo, due squadre protagoniste del campionato e temibili avversarie. C'è sicuramente soddisfazione da parte di tutto l'ambiente, vincere e ripetersi non è mai facile e soprattutto farlo quando il piano A sfuma e devi ripiegare sul piano B: i ragazzi sono stati molto bravi, ho visto una squadra molto matura in campo, con margini di miglioramento, certo, ma capace di leggere e gestire una partita del genere. Menzione di lode per il pubblico: mai vista la Gozzano così piena. Personalmente al triplice fischio ho provato sollievo: sentiamo tutti il peso della responsabilità di provare a portare questa squadra e questo pubblico nel nazionale".
- Che finale è stata quella con il Marco Polo? Tirata come dice il risultato? E soprattutto cosa ti è piaciuto nella prestazione dell'Antenore?
"Non una finale spettacolare ma straordinariamente intensa. Sicuramente le tre settimane di stop hanno pesato sul ritmo gara che mancava alle due squadre. Nella ripresa loro hanno accusato la fatica più di noi che grazie alle rotazioni abbiamo saputo mantenere la linea di galleggiamento abbastanza in superficie e far fronte anche agli attacchi finali con il portiere di movimento. Ripeto, mi è piaciuto veder molto equilibrio da parte dei ragazzi in campo, come se si fossero ormai abituati a giocare partite del genere. L'esperienza dei playoff dell'anno scorso, della Coppa regionale e nazionale di quest'anno ha dato una grossa mano. Permettimi poi di lodare mister Scarpa e ogni suo ragazzo in campo: è stata una finale giocata in maniera straordinariamente corretta, senza nessun tipo di eccesso agonistico. A loro e a tutta la società Marco Polo vanno i miei più sinceri complimenti".
- Sabato intanto si è tenuto il primo turno tra Palmanova e Trento (vinto 6-4 dai friulani, n.d.r.), e questo weekend tocca a voi. Hai già avuto modo di raccogliere info sugli avversari?
"Sì, sono andato a Palmanova per vederli dal vivo. In più ho anche scambiato qualche parola con qualche addetto ai lavori del campionato friulano. Il Palmanova ha più di qualche individualità interessante, magari sono un po' corti ma decisamente tosti. Trento era in emergenza, ma nonostante questo e un passivo parzialmente largo, hanno saputo riaprire la partita e rispondere colpo su colpo fino alla sirena: questo mi fa pensare che sicuramente recupereranno qualche effettivo e quindi la trasferta di sabato non sarà assolutamente una gita".
l.m.
Foto: Andrea Rozzato