
26/04/2021 15:13
Momento delicato per il Giorgione, chiamato ad un grande sforzo dal punto di vista fisico per il rush finale della stagione. L’analisi sul momento dei biancorossi, che domani torneranno in campo per il recupero con il Maccan Prata, è affidata a mister Robson Marani.
“Un calendario certamente ostico. Va ricordato che gran parte del nostro roster è composto dai ragazzi dell’Under19, squadra con la quale ci stiamo giocando sia il secondo posto del girone, sia la Coppa Italia. Questo per dire che, dopo i quattordici giorni di stop a causa del Covid, nei quali la squadra non si è allenata, siamo ora attesi da sei partite in sei giorni. Con la prima squadra affronteremo il Maccan Prata domani, compagine di valore, appena sotto le big del torneo, e poi avremo il Sedico che lotta ancora per i play-off e infine sabato 1 maggio c’è il Palmanova, contro il quale potrebbe essere decisiva”.
Uno stop prolungato che però non ha spento gli entusiasmi.
“Ci sono state delle difficoltà, ma il gruppo si conosce e gioca insieme da anni. È questo il momento nel quale il giocatore deve trovare dentro sé stesso la forza per superare al meglio le problematiche. Come staff tecnico e dirigenziale nessuno può rimproverare nulla alla squadra, che ha offerto ottime prestazioni anche contro formazioni più quotate. In mezzo ci sono stati anche incontri meno brillanti, ma sono sicuro che di questi ragazzi se ne sentirà parlare ancora nei prossimi anni”.
Una stagione senza dubbio con tante difficoltà, come lo stesso allenatore sottolinea.
“I problemi legati al Covid ci sono stati per tutti. La nostra annata è stata praticamente liscia, eccezion fatta per la sosta tra novembre e dicembre, con i dubbi se il campionato sarebbe o meno ripreso. In quel momento abbiamo assecondato la scelta di alcuni giocatori di tornare in Brasile, sostituendoli con altri ragazzi del posto, provenienti da società amiche di C1, come Spinea e Tiemme Grangiorgione, che hanno collaborato con noi. Una stagione travagliata anche dal punto di vista mentale. Durante gli allenamenti c’era spensieratezza ed allegria, ma quando ci sottoponevamo ai test, c’era sempre il timore che qualcuno potesse risultare positivo, in particolare nella prima parte di stagione, dove anche il saluto con gli avversari era da attenzionare. Speriamo davvero che tutto ciò finisca presto e si possa tornare alla normalità”.
L’allenatore biancorosso conclude.
“Dispiace infine constatare che c’è stata poca collaborazione da parte di altre società. Quando ci è stato chiesto di posticipare delle partite, poiché gli avversari erano reduci da periodi di quarantena, non abbiamo mai detto di no. Purtroppo, però, non tutte fanno così fuori dal campo, e dispiace, ripeto, perché bisogna collaborare il più possibile specialmente in una stagione come questa, fermo restando che la vittoria sul campo è sempre l’obiettivo di tutti”.