09/04/2025 11:00

Il Leonessa la sua seconda casa. Santi Vega: "Un'esperienza solo da ricordare: voglio restare qui!"

Una stagione da protagonista con una squadra che ha trovato nel finale lo spunto giusto per lo sprint vincente. La prima annata a Leonessa è stata vissuta con grande fermento da Santiago - Santi per gli amici - Vega, laterale/centrale italo-argentino, classe 1999, che ha messo in mostra tutti gli aspetti positivi che lo avevano accompagnato nel suo arrivo in Sabina.


“È stata un'esperienza bellissima, vissuta da un nuovo gruppo composto da giocatori provenienti dall'estero, da Roma, da Rieti ma anche di Leonessa, che rapidamente hanno trovato l’amalgama andando tutti nella stessa direzione. È stato anche molto importante il legame che si è creato tra giocatori e società: si è creata una vera famiglia. Personalmente mi sono sempre sentito a mio agio con tutti. Leonessa è stata come un posto sicuro, una ‘confort zone’ dove non ci è stato fatto mancare nulla e questo ha permesso a ognuno di noi di concentrare tutta l'energia solo sul lavoro da dover svolgere”.


- Campionato che è vissuto sul duello con la Gadtch, che nonostante vi abbia sempre battuto alla fine ha dovuto lasciarvi strada: cosa ha fatto la differenza in questo duello che ha di fatto monopolizzato tutta la stagione?


“La nostra è stata una squadra che ha saputo offrire prestazioni molto alte, tali da farci vincere tutte le partite nel girone di ritorno, meno proprio quella con la Gadtch: quando era necessario mostrare tutte le nostre capacità abbiamo commesso alcuni errori che ci sono costati cari. Cosa ha fatto la differenza? Siamo una squadra giovane, l'età media non supera i 25 anni, il gruppo costruito ex novo all’inizio si è conosciuto ed è maturato durante il torneo”.


- Una squadra vincente seguita da un pubblico appassionato: quanto è stato importante il rapporto con i vostri tifosi?


“Sono stati importanti quanto i giocatori e lo staff tecnico. I tifosi, sempre, ci hanno incoraggiato quando non trovavamo il gol, ci spingevano quando ne subivano uno, così come per sollevare moralmente chi non entrava bene in partita. Molte volte ci hanno fatto sentire gente del posto nonostante fossimo ospiti ed è stata una sensazione bellissima”.


- L'anno prossimo il Leonessa giocherà in Serie B: quanto ti piacerebbe poter affrontare questo nuovo campionato vestendo la maglia gialloblù?


“L’esperienza vissuta a Leonessa è stata eccellente e il fatto di essere stato un protagonista di questo grande successo, mi fa venire voglia di far parte della squadra che affronterà la nuova categoria. Io voglio esserci”.