
08/12/2021 16:00
E' un Velletri che nonostante un cambio di guida tecnica arrivato ad inizio stagione sta vivendo un avvio positivo. Un progetto che si fonda sui giovani, da valorizzare, far crescere e maturare. L'ingresso in società di una figura come quella di Cristiano Marteddu ha sicuramente accelerato il processo di crescita, ed è proprio l'ex Real Rieti e Pescara, tra le altre, a raccontare i principi fondamentali di un progetto interessante, a cominciare dalla scelta di ripartire proprio da Velletri.
"Per me la categoria non è mai stata una priorità - spiega Marteddu -, accettare la proposta del Velletri è stato un piacere perché ho capito fin da subito che volevamo condividere lo stesso percorso e gli obiettivi sono stati chiari fin da subito: ottenere una salvezza tranquilla".
Analizzando la classifica del girone F però è evidente come per il Velletri attualmente gli obiettivi possano essere diversi, merito anche del lavoro dell'esperto dirigente: "Di mio non c'è nulla - dice - ma c'è un lavoro certosino da parte di tutta la società. Un lavoro che parte dalla scelta della rosa partendo sempre dal budget a disposizione. Sapevamo di poter incontrare delle difficoltà durante il percorso ma direi che ad oggi siamo assolutamente in linea".
Il tutto considerando anche un cambio in panchina arrivato dopo due giornate, con il timone passato da Antici a Giuliani: "Sono tanti i fattori che ci hanno portato a questa scelta, che comunque è anche molto difficile da spiegare - dice Marteddu soffermandosi poi sulle caratteristiche della rosa - abbiamo una squadra con molti nati sopra al 2000 ma non penso sia un azzardo. E' stata diciamo anche una mia battaglia in società perché non tutti avevamo lo stesso modo di vedere le cose. Ho chiesto alla società di inserire una figura che potesse coadiuvarci nell'individuazione dei profili giusti. Sono stato io a volere fortemente Valerio Scaccia, una scelta di cui mi assumo ogni responsabilità. Non si tratta di scegliere tra uno dei due, come ho già sentito dire, ma come detto sono stato io a volerlo in società e a cedergli volentieri il mio ruolo".
Lasciato il ruolo di direttore sportivo, Marteddu spiega poi il suo ruolo all'interno del Velletri: "Non mi sento di avere un ruolo definito - spiega - lavoro ogni giorno a stretto contatto con il direttore generale Massimo Acchioni, cercando di supervisionare tutto ciò che riguarda la squadra. Cerco di creare un confronto su ogni scelta riguardante la prima squadra, anche perché la società è completa: abbiamo un direttore sportivo, Roberto Martin come team manager, figure che lavorano a stretto contatto con mister Giuliani portando avanti il discorso organizzativo, coinvolgendoci poi quando ci sono delle decisioni da prendere".
Marteddu torna poi sulla squadra e sugli obiettivi stagionali: "Il girone F ha due squadre che ritengo superiori alle altre, che sono AP e Junior Domitia. Per il resto penso che dal terzo posto in poi i valori siano simili, e proprio per questo motivo non esistono partite semplici. Per quanto riguarda gli obiettivi vogliamo una salvezza tranquilla, poi il prossimo anno proveremo a migliorarci e a regalare alla città qualcosa migliore rispetto alla Serie B perché lo merita. Ringrazio il mio amico Daniele Chilelli che si è sempre dimostrato un "uomo d'altri tempi". Inevitabile chiedere anche se il palcoscenico della Serie A gli manchi: "No - risponde - onestamente non mi manca per nulla".
m.e.