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20/11/2021 18:07

Mascalucia, sconfitta che brucia. Al PalaWagner non basta la reazione, la capolista esulta ancora

Sconfitta che brucia per più ragioni per il Mascalucia contro la capolista. Brucia perché è la seconda consecutiva e perchè sembra riesumare qualche difetto etneo che quest'anno sembrava superato. Al PalaWagner finisce 5-2 contro il Città di Palermo, compagine ancora prima in classifica che ha fatto della fase difensiva e della rimessa la sua vera forza contro l'enorme, ma poco efficace, possesso palla etneo.

Passano appena dodici secondi dall'inizio del match e il Palermo passa con un siluro di Montevago da 10 metri. Doccia fredda per il Mascalucia, che accusa il colpo e per qualche minuto porta avanti uno sterile possesso palla. Il Palermo prova a gestire il vantaggio e, con il passare dei minuti, il Mascalucia guadagna terreno, fino a trovare lo spazio giusto con Longo che si gira e fredda il portiere avversario con un gol dei suoi. Il match si svolge su ritmi non troppo elevati, le due squadre operano la propria fase offensiva con prudenza, temendo il contropiede avversario che può sicuramente risultare letale. Dopo poco più di 10', Nicolosi si procura una buona occasione, ma Immesi ci mette una pezza e devia in corner un diagonale molto velenoso che D'Arrigo era pronto a spingere in rete. Poi è Cosano che salta un avversario sugli otto metri e calcia un destro forte su cui Immesi fa gli straordinari. Dall'altra parte, il pericolo più importante viene dai piedi di Torcivia, ma Sciacca è attento e respinge.

È a 2'29'' dalla fine che il Palermo trova la via del gol: Nicolosi commette un errore grave in fase di impostazione e regala il contropiede a Rizzo, il numero 10 palermitano serve D'Orio che da 10 metri piazza un destro imprendibile alla sinistra di Sciacca. Tutto da rifare per il Mascalucia, che si trova in svantaggio al termine della prima frazione.

La ripresa si apre con gli stessi ritmi del primo tempo, alti ma con le squadre prudenti. La sensazione è che siano le giocate individuali a fare la differenza e, infatti, da una prodezza di Montevago deriva il gol del 3-1 del Città di Palermo. A questo punto, il Mascalucia accusa il colpo, prova ne è il gol dell'1-4 di Torcivia, frutto di un errore di D'Arrigo che gli calcia la palla addosso al limite dell'area facendola carambolare in rete. L'unico a trovare la luce per il Mascalucia è Longo, che dopo neanche 20'' demolisce la porta di sinistro e prova a lasciar vivo un barlume di speranza. Il gol sveglia il Mascalucia, che va vicino con Pagano alla terza rete, ma è il palo a separare il numero 9 del Mascalucia da un gol che avrebbe infuocato il match.

Il Palermo, tuttavia, spegne il buon momento del Mascalucia con il gol del 5-2 ad opera di Di Maria, che batte Sciacca dopo un'azione personale. Per il Mascalucia giornata davvero negativa, se si aggiunge che, quando il punteggio potrebbe accorciarsi ancora, ci pensa Immesi a parare bene, specie su Longo e Tropea, mentre Cosano coglie l'incrocio dei pali su azione da corner. Lo stesso identico montante viene colpito, poi, anche da Tropea, complice la deviazione ancora di Immesi. I minuti scorrono senza particolari emozioni, con il Palermo che amministra il vantaggio e il Mascalucia, demoralizzato, che non punge. Finisce 2-5 una partita che deve far riflettere gli etnei, non tanto per il punteggio occorso contro una squadra sicuramente tra le più forti del campionato, ma per il fatto che, forse, si è persa un po' della brillantezza delle prima giornate.

 

Ufficio Stampa Mascalucia