Grifoni, testa ai playoff e al Recanati. La garazia di Picchietti: "Non lasceremo nulla al caso!"

Le speranze erano certamente ridotte, anche perchè Stefano Picchietti ben sapeva che non sarebbe bastato solo battere la Chemiba Cerreto d’Esi per staccare il biglietto per l’A2, ma una consistente fetta di possibilità erano legate ai cugini della Gadtch e alla loro positiva spensieratezza in casa dell’Audax. Spensieratezza che ha fatto credere nel miracolo considerando che all’intervallo i perugini erano sotto di un solo gol, ma nella ripresa il divario s’è allargato e a quel punto il 6-5 sulla Chemiba non è servito a nulla. Anzi, è pesato drasticamente per i cerretani, che sono retrocessi proprio quando sembrava che la salvezza fosse a portata di mano dopo la clamorosa rimonta effettuata nel girone di ritorno. Ma queste sono altre storie.


La storia, piuttosto, adesso la devono riprendere a scrivere i Grifoni, che da sabato si tufferanno nei playoff per la conquista della Serie A2. Si riparte da Recanati, proprio dallo stesso campo in cui i Grifoni hanno vinto nell’ultima trasferta della “regular season”. Sarà la prima giornata di un altro campionato.


“Una partita difficile, forse più difficile di quella dell’altra settimana - sottolinea il general manager Stefano Picchietti - che andremo ad affrontare con Hachimi infortunato, Metelli a mezzo servizio e senza Giorgetti squalificato. Sia chiara, però, una cosa: non lasceremo assolutamente nulla al caso”.


Dunque, Grifoni all’assalto della Serie A2, anche se il buon Stefano Picchietti ha qualcosa da ridire su alcuni episodi occorsi nella gara contro la Chemiba. E non solo.


“Il gol di Sakuta? Ha spostato la porta intervenendo anche in gioco pericoloso su Stoppini: posso capire che le interpretazioni degli arbitri siano soggettive ma possibile che a noi non ci viene mai concesso nulla? Ma al di là di questo la domanda che mi pongo, seriamente, è un’altra: siamo stati in testa alla classifica del girone D per tre-quarti di campionato, abbiamo staccato la terza in classifica (il Cus Ancona, n.d.c.) di ben dodici punti eppure adesso ci dobbiamo andare a giocare i playoff contro magari una squadra che ha gestito diversamente le ultime giornate mentre noi abbiamo dovuto sempre pigliare sull’acceleratore per questo duello con l’Audax, che rischia di penalizzarci a livello di organico per la gara di Recanati?”.


Una domanda più che legittima, che impone necessariamente una riflessione sulla scrittura delle regole della post-season: perchè la regola degli otto punti è stata introdotta solamente per la gestione dei playout in Serie A e A2 Elite e non per tutte le altre fasi di accesso alle sessioni finali? Mentre nei regionali, in quasi tutti i campionati, la regola della forbice è una garanzia per quelle squadre che dopo una stagione di alto livello vedono sfumare il primo obiettivo per un’inezia. Il caso dei Grifoni, traslato in ambito nazionale, ne è l’esempio diretto: che se ne tenga conto in futuro, perchè una società che ha visto sfumare la promozione per un solo punto va tutelata dalle regole, non penalizzata.